giovedì 19 dicembre 2019

I personaggi delle Pacchianelle 3.0

Vico Equense - Il senso per la religiosità allegra ed infantile che traspare dalle Pacchianelle è racchiuso nel gruppo della Natività, che, con le sue diverse componenti, conferisce al corteo un fascino indescrivibile.
LA SACRA FAMIGLIA.
Preceduta da un Angelo a cavallo ( l’Angelo della Natività ) che reca lo stendardo “E’ NATO IL SALVATORE”, la Sacra Famiglia si pone al centro del corteo, divenendone , con il suo alone di mistero e di contemplazione, la scena principale. Causa prima della storia della nostra fede, la Sacra Famiglia è da ricondurre a quella mitica rappresentazione sacra che S. Francesco realizzò nella grotta di Greccio in quel freddo e lontano Natale del 1223. I figuranti che interpretano la Vergine (giovanissima) e San Giuseppe (di una certa età) vestono nella foggia ormai consacrata dalla secolare tradizione pittorica e scultorea.
ANGELI A PIEDI.
E’ divenuta prassi far precedere il tronetto del Bambinello da un gruppo di Angeli a piedi, per lo più bambine, a cui, ogni anno, viene affidato un messaggio diverso. Per citarne alcuni: cartelli con la scritta PACE in parecchie lingue; la solidarietà , ben riconoscendone il suo valore etico – sociale; i fiori quali simbolo della generosità della terra; le stelle che parlano della immensità dell’Universo.


IL TRONETTO CON GESU’ BAMBINO.
Dio viene a manifestarsi con la sua sovrabbondanza di amore, con il suo mistero di gratuità, con la sua tenerezza infinita, divenendo punto di riferimento della vita degli uomini. Perfino il bastone di San Giuseppe si commuove davanti a tanto prodigio, e il vecchio legno lascia spuntare un fiore che fa festa al Dio Bambino. Un Bambino adagiato su di un tronetto portato a spalla, com’è antica tradizione, dai pescatori scalzi che indossano i loro costumi tipici. La loro presenza oltre che essere testimonianza di una delle primordiali attività dell’uomo, nel corteo delle Pacchainelle i pescatori , altresì figuranti recanti portatori, nelle spaselle, il pesce ( la raffigurazione , nei dipinti delle catacombe, è il simbolo più arcano e solenne del mistero eucaristico ), rappresentano quella parte della popolazione della nostra cittadina che si interessa della pesca, uno dei settori principali dell’economia vicana. E a seguire il tronetto un gruppo di Religiosi del Sacro Ordine dei Minimi di San Francesco di Paola, testimoni della continuità di una tradizione che sarebbe andata perduta senza il loro perseverante interesse. Fino agli anni 50 l’antica “processione” era seguita anche da una coda di Frati e dal gruppo T.O.M. (Terziari Ordine Minimo ) di San Vito. Poi, negli anni sessanta, le Pacchianelle non furono più considerate un evento ecclesiale , e pertanto, vietandone la parte religiosa, da allora non si parlò più di processione, ma di sfilata e di corteo, e per il Bambinello, che veniva portato sotto un Pallio da un Frate Sacerdote, fu fatto costruire il tronetto, architettonicamente a forma di tempietto ogivale, artisticamente elaborato e decorato con pinnacoli.

8 - continua
A cura degli Amici delle Pacchianelle

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