L'analisi di Immobiliare.it nelle maggiori località balneari Si arriva a 9mila euro al metro quadro nelle zone di pregio
IL REPORT
di Massimiliano D'Esposito - Il Mattino
Sorrento - I dati sul turismo parlano chiaro: tutto il mondo ha voglia di venire in Italia. Milioni di viaggiatori che per i loro soggiorni prediligono soprattutto le città d'arte e i tanti tesori che sono in grado di offrire, oppure le località balneari dove godere di sole e sano relax. Ma anche qui il paradigma sta cambiando. Una fetta sempre maggiore di stranieri non si accontenta di trascorrere un periodo di vacanza nel Belpaese, ma cerca un immobile, una casa o anche una villa, per farne il loro pied-à-terre. Un proprio angolino dove ritagliarsi qualche giorno in assoluta tranquillità. È chiaro che anche i nostri connazionali non disdegnano la possibilità di un affare, magari mettendo le mani su una struttura che può rivelarsi un ottimo investimento per il futuro. L'aumento della domanda fa lievitare i costi. È la legge del mercato che vale per tutti i settori. Forse un po' di più per il mattone, soprattutto quando si va ad analizzare le oscillazioni nell'ambito delle mete preferite dagli amanti del mare. Una comparazione che ha fatto Immobiliare.it Insights, la proptech company del gruppo di Immobiliare.it, specializzata in analisi di mercato e data intelligence.
Analisi condotta mettendo in relazione i prezzi delle unità immobiliari che sorgono a pochi passi dal mare con quelli delle case più distanti dal litorale. Tra le destinazioni esaminate ci sono Jesolo, Lignano Sabbiadoro, Gallipoli, Forte dei Marmi, Rimini e Riccione. Così come Alassio, Cervia, San Michele al Tagliamento, Sorrento, Viareggio, Senigallia, Palinuro, Alghero, Sabaudia e Anzio. Il fior fiore delle località turistico-balneari italiane, insomma. Anche se mancano realtà altrettanto importanti o forse anche di più, come, solo per fare un paio di esempi, Capri e Positano. Ma è chiaro che si tratta di piccole cittadine dove le compravendite sono in numero esiguo. Tornando allo studio del portale si rileva che, rispetto al 2019, i prezzi delle case sono aumentati in quasi tutti centri marittimi analizzati, a prescindere dalla vicinanza immediata al mare. Per quanto riguarda gli immobili a 5 minuti a piedi dalla spiaggia, i costi sono lievitati del 43,4% ad Alghero e del 41,1% a Lignano Sabbiadoro. Le abitazioni più periferiche, invece, hanno registrato un aumento dei costi a Jesolo (+42,8%) e Sorrento (+34,4%). Trend opposto ad Alassio e Rimini, dove le cifre richieste si sono ridotte rispetto al 2019. Ad Alassio, le abitazioni lontane dal mare hanno avuto un calo dei prezzi del 10,3%, a differenza di quelle situate a 5 minuti a piedi dalla spiaggia, che hanno registrato un aumento dei prezzi pari allo 0,1%. A Rimini, invece, i prezzi delle case ubicate fronte mare si sono ridotti dello 0,2%, al contrario di quelli delle abitazioni più lontane (+11,5%).
I TERRITORI
Volendo stilare una sorta di classifica al vertice spicca Forte dei Marmi dove per un'abitazione a pochi passi dal mare la richiesta media è di 10mila euro/mq, mentre per una casa oltre questa distanza il prezzo è di 8.681 euro/mq. Subito dopo c'è Sorrento con 7.988 euro/mq come cifra media necessaria per acquistare immobili vicino alla spiaggia, contro i 7.400 euro/mq per case più lontane. Nella città ligure di Alassio per una casa a 5 minuti a piedi dal mare occorrono 6.200 euro/mq e 4.400 euro/mq per le abitazioni più periferiche. Tranne che per Rimini e Sorrento, dove la differenza di prezzo tra una casa situata a 5 minuti a piedi dal mare e una ubicata più lontano non è molto ampia, nelle altre mete marine analizzate un'abitazione in prossimità della spiaggia costa molto di più rispetto a una casa più distante. Nel primo caso, le cifre richieste a Rimini si aggirano intorno ai 2.835 euro/mq per le case più vicine ai lidi e ai 2.685 euro/mq per quelle situate più lontano. A Sorrento, invece, lo scarto tra i prezzi richiesti è dell'8% circa. Perla della Costiera che si conferma, dunque, tra le città con i valori immobiliari maggiori. In realtà confrontandoli con quelli che risultano dal portale dell'Agenzia delle Entrate le cifre sono leggermente diverse. Nel 2019, anno di riferimento per lo studio di Immobiliare.it, per una casa «normale» in centro a Sorrento si pagavano tra i 3.900 ed i 5.900 euro se invece era «signorile» si arrivava a una forbice tra 4.500 e 6.800 euro. Per la periferia si andava dai 2.900 fino ai 4.400 euro per una civile abitazione ai 3.300-5.100 euro per una villa. Valori non molto distanti da quelli del secondo semestre 2023, con anzi addirittura un calo come per le case «normali» in centro che oscillano tra 3.700 e 5.600 euro e le «signorili» scese a 4.200-6.300 euro. Ritocco al rialzo per la periferia dove per una casa si pagano tra i 2.950 ed i 4.500 euro e per una villa da 3.600 ai 5.500 euro. Probabilmente il dato reale è quello che sta nel mezzo come conferma Armida Montini, office manager di Engel & Völkers, gruppo internazionale specializzato nell'intermediazione di case di pregio, che ha da poco aperto una nuova filiale proprio a Sorrento. «La cifra tante volte la fa il brand e non la collocazione dell'immobile e l'esperienza sul campo è determinante per fissare il valore di una proprietà - spiega -. Solo per fare due esempi, abbiamo venduto in pochissimo tempo un appartamento di 40 metri quadri nel centro storico a 9mila euro/mq, invece abbiamo una villa stupenda nella zona collinare a 4mila euro/mq che non riscontra interesse. E ci sono altre aree dove i prezzi scendono ulteriormente». Quindi ci sono acquirenti disposti a spendere cifre elevate pur di accaparrarsi una casa nel cuore antico della città, anziché risparmiare e comprare immobili di pregio in periferia. «Abbiamo clienti in attesa anche da due anni dell'opportunità giusta per una casa nel cuore di Sorrento, tanto che per loro non esiste alcuna soluzione alternativa - chiarisce Montini -. Sono soprattutto stranieri che vogliono stare in centro o italiani che cercano un investimento, magari dove realizzare una struttura ricettiva che possa garantire un reddito».
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