giovedì 22 agosto 2024

I vigili nell'area protetta record di multe in mare

Barche ancorate in zone vietate decine di sanzioni nei primi giorni 

di Massimiliano D'Esposito - Il Mattino

Penisola sorrentina - Vigili urbani a salvaguardia della biodiversità. Fino al 30 settembre quattro agenti della polizia municipale di Massa Lubrense contribuiranno a tenere sotto controllo una parte consistente dello specchio d'acqua di oltre 15 chilometri quadrati di superficie, a cavallo tra la penisola sorrentina e la costiera amalfitana, che rientra nell'Area marina protetta Punta Campanella. Agenti che saranno chiamati a sorvegliare le imbarcazioni dei diportisti per verificare che rispettino il regolamento della riserva. L'accordo tra il Comune di Massa Lubrense e l'ente gestore dell'Amp è stato stipulato nell'ambito del progetto europeo «Life Sea Net» che mira ad una migliore salvaguardia e conoscenza del sito Natura 2000 «Fondali Marini di Punta Campanella e Capri». Attività di monitoraggio che non si sovrappone a quella tradizionalmente condotta da Capitaneria di porto, Guardia di Finanza, carabinieri e polizia di Stato, ma ha come principale obiettivo quello di proteggere i siti di maggiore pregio. In sostanza lo stesso motivo per cui sono stati installati i campi boa. Gavitelli posizionati e gestiti direttamente dall'Area marina per evitare l'ormeggio delle imbarcazioni da diporto, le quali, calando le ancore, possono danneggiare l'ecosistema marino devastando le praterie di posidonia. Ed è proprio questo lo scopo dell'accordo tra l'Area marina protetta di Punta Campanella presieduta da Lucio Cacace e l'amministrazione di Massa Lubrense guidata dal sindaco Lorenzo Balducelli: dissuadere dall'ancoraggio selvaggio in zone caratterizzate da habitat di pregio. Gli agenti che svolgeranno questa attività con ore di straordinario pagate dall'Amp in modo da non ridurre il loro servizio per il Comune hanno potere sanzionatorio, quindi possono elevare verbali nei confronti di chi viola il regolamento del Parco e causa danni all'ambiente marino. 

LE SANZIONI 

Nei primi giorni sono già state elevate una decina di sanzioni amministrative per ancoraggio vietato in zona B nei pressi del fiordo di Crapolla. Contravvenzioni che sono anche abbastanza salate, considerato che prevedono il pagamento di un importo di 300 euro per ogni singola violazione. «In nessun modo vogliamo sostituirci all'autorità marittima che sta fornendo il suo massimo contributo nei limiti della propria disponibilità di uomini e mezzi sottolinea il direttore dell'Amp Punta Campanella, Lucio De Maio -. L'azione che ha messo in campo il parco, con il supporto del comando della polizia municipale di Massa Lubrense, è rivolta esclusivamente alla tutela ambientale». I caschi bianchi si spostano a bordo delle imbarcazioni dell'Area marina ed entro i confini delle acque del Comune di Massa Lubrense. A questo proposito sono in corso trattative per stipulare analoghe convenzioni con altre amministrazioni che fanno parte del consorzio: Vico Equense, Piano di Sorrento, Sant'Agnello, Sorrento e Positano. Massa Lubrense ha fatto da capofila sia perché possiede il 50 per cento delle quote complessive dell'Amp, sia perché il mare che bagna la sua costa rientra completamente all'interno del Parco marino. «Abbiamo il dovere di far rispettare i divieti, ciascuno è chiamato ad avere un comportamento civile e rispettoso osserva il presidente Cacace -. Troppo spesso si è puntato il dito verso determinate categorie e lasciate impunite altre. I controlli con la polizia municipale ci aiuteranno ad affrontare con più ordine la parte finale di questa stagione».

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