sabato 28 marzo 2009

Guerra di liste

È alta tensione nel Pd. Da Repubblica Napoli, si apprende che il motivo è il numero di liste per le Provinciali. Il tavolo della riunione decisiva, giovedì sera, è stato abbandonato in anticipo dal consigliere regionale Sommese e dal deputato Cesario, in segno di protesta verso il "no" di Morando alla loro proposta: la "lista dei territori". I cattolici vorrebbero metterla in campo accanto a quella col simbolo Pd e quella del presidente. Morando è contrario. Uno stop che ora spinge Sommese a far balenare aria di rottura. «Sono sempre più convinto della necessità di un´iniziativa del genere. Morando ha una sua convinzione, io proseguo». Prosegue, ma Morando potrebbe non autorizzarla. «Alla fine comprenderà. Altrimenti sarò costretto ad andare avanti lo stesso, chiedendo che sia il candidato Nicolais a farne comprendere le ragioni». E se pure Nicolais si opponesse? Sommese replica: «Da solo non sono niente, rappresento la voce dei territori. Riunirò i rappresentanti. E a quel punto si può arrivare a qualunque decisione». Anche correre da soli con un proprio candidato alla presidenza? «Non lo escludo». In queste ore, invece, secondo indiscrezioni raccolte da «Il Velino», Rifondazione Comunista sta puntando alla candidatura di Raffaele Carotenuto alla presidenza della Provincia di Napoli, che ha più volte precisato di voler correre da sola alle provinciali cioè fuori dalla coalizione che sosterrà Luigi Nicolais. A ventiquattr'ore dalla direzione nazionale del Prc di sabato a Roma chiamata a decidere il nome del commissario da inviare a Napoli per sbrogliare l'impasse creatosi dopo la scissone con i vendoliani. Carotenuto, capogruppo comunale di Rifondazione, risponderebbe all'identikit tracciato dal segretario nazionale Paolo Ferrero: fuori dagli incarichi di gestione negli ultimi anni di governo, ma in grado di compattare il partito che pure aveva pensato nelle scorse settimane alla candidatura dell'ex senatore Tommaso Sodano. «Sì, è vero – commenta lo stesso Carotenuto – ho ricevuto sollecitazioni soprattutto da mondo associativo, del volontariato e professionale: dobbiamo ragionare nel partito tutti insieme».

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