giovedì 26 marzo 2009
Segreteria Pd, Amendola in pole
Provincia di Napoli - Dopo la guerra, nel Pd si avvicina una “Yalta”. Il sangue dei vinti (per ora) non c’è, e le fazioni lavorano all’intesa. Un accordo salvatutti. Con l’investitura di Nicolais alle Provinciali, si premia l’ala “nuovista”. Ricomposta la frattura di gennaio, esplosa con le dimissioni del segretario provinciale. Da allora, è sceso in campo un ”peso massimo”, come D’Alema, mosso da un duplice obiettivo: evitare l’implosione del partito napoletano, mettere la bandierina in un’area strategica, nella geografia di potere Pd. Maestro di tattica, l’ex premier ha replicato uno dei suoi pezzi forti: l’approccio “libanese”. Un piano inclusivo, dove tutto si tiene (a fatica): amici, nemici, talebani e riformatori. Nel guazzabuglio Pd, D’Alema ha arginato il revanscismo bassoliniano, emerso alla sconfitta di Veltroni. Max ha “blindato” il commissario Morando, “anatra zoppa” dopo l’addio di “Uolter”, che lo spedì a Napoli a gennaio. Nessun patto “della crostata”, stavolta. Ma una “torta” c’è, eccome. E immagina proprio un dalemiano alla segreteria provinciale. L’identikit è quello di Enzo Amendola, giovane e stimato coordinatore di Red, il think thank dell’ex ministro degli Esteri. La designazione potrebbe esserci, a larga maggioranza, prima dell’election day. «Ma ora chiudiamo le liste, spero entro Pasqua», frena Morando. Il terzo corno del dilemma è la Regione. Qui, Bassolino vorrebbe imporre una “legge salica”. In rampa di lancio c’è Cascetta, fedelissimo del governatore, ma corazzato davanti alle prevedibili accuse di “continuismo”: nei trasporti, il quindicennio bassoliniano si dice inattaccabile. Certo, alla Regione si vota tra un anno.E in 12 mesi, equilibri fragili, retti su una tregua, possono frantumarsi. Specie se sottoposti a primarie competitive e non “confermative”. Ma il disegno può compiersi. Perché poi nel Pd è passata la linea dura sulle Europee, quella taglia-“cacicchi”. Bassolino non andrà a Strasburgo. Realistico uno scenario che, tra un anno, pensioni in blocco “il partito del governatore”? (Tratto da il Roma)
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