Le mozzarelle sono sue, le 1.400 teglie di pasta al forno per il congresso le ha ordinate lui, i soldi ce li mette lui, è lui l’impresario, il regista, il prim’attore, il padre-padrone-patriarca-padreterno del Pdl, è suo il popolo (perchè il popolo sceglie lui e ama incondizionatamente solo lui), è suo l’inno, è suo il passato ed è suo il futuro del partito, e sui manifesti elettorali del voto europeo soltanto la sua faccia ci sarà, e nelle prime file della grande convention di questo fine settimana ha fatto sedere solo le giovani ragazze che lui trova graziose, e anche il programma politico che pure è composto di tante parole in verità si riassume in una: lui. E va benissimo che SuperSilvio sia tutto ciò, e tanto altro ancora, perchè questa è la neo-politica. Resta soltanto un dubbio: «Che ci faccio qui?» lo ha scritto Bruce Chatwin o Gianfranco Fini? ( Mario Ajello il Messaggero) (Foto Ansa)
Separati in casa: il vero americano è Fini (di Piero Sansonetti)
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