giovedì 28 aprile 2011

Sulle elezioni a Napoli

Fonte: Ettore Colombo da il Riformista

Magari non sarà esattamente una passeggiata di salute, quella che l’ex pm Luigi de Magistris si sta facendo tra vicoli e bassi della magmatica città che vuole governare, ma certo è che persino uno sempre aggrottato come lui da diversi giorni sorride a tutti. I sondaggi, del resto, sia quelli raccontati ieri dal Riformista, sia altri, tutti riservatissimi, sempre le stesse cifre danno. E sempre identico verdetto: De Magistris si piazza secondo, un po’ sotto Lettieri, ma o poco o molto (o un bel po’) sopra Morcone. Risultato notevole se si pensa che son solo quattro le liste che l’appoggiano: due civiche, zeppe di intellettuali, comitati anti-discariche e centri sociali, una dell’Idv, una FdS. Nei casi migliori il prefetto arranca di qualche punto dietro l’ex pm: è comunque una debàcle per il Pd. Gigi – «Napoli è tua» è lo slogan della sua campagna, il claim, come ti spiegano persino a Napoli, con tanto di ragazzi-sandwich che vanno in giro colla sua faccia stampata sulle magliette – è confortato anche da altre rilevazioni. La fonte, stavolta, sarebbe un gruppo non meglio precisato ma – pare – molto influente di imprenditori napoletani che, in odio a Lettieri proprio come l’ex leader di Confindustria Antonio D’Amato, lo hanno voluto incontrare e conoscere. Racconta l’ex pm: «lo vinco al primo turno, ma se sfortunatamente mi tocca il ballottaggio, una cosa è sicura: sono l’unico che può battere Lettieri.



I sondaggi che mi hanno fatto vedere gli imprenditori danno sia Morcone che Pasquino perdenti, contro Lettieri. Anche perché – riflette ad alta voce – allora sì che i resti del potere bassoliniano, e non, ancora forti, a Napoli, scenderebbero in campo tutti per lui». Prima di entrare nella polemica di giornata – che prevede un botta e risposta sull’eterno tema rifiuti che vede incrociare le lame, a sinistra, mai con Lettieri, ma sempre tra De Magistris («In sei mesi risolvo il problema»; garantisce lui) e Morcone («Da lui solo demagogia, parla per slogan») – bisogna registrare le parole su Napoli di Pier Luigi Bersani. Il segretario del Pd ieri sera, presentava, quando si dice il caso, l’ultimo libro (titolo: Napoli, Italia) di Antonio Bassolino, o governatore, che poi di De Magistris è il vero, acerrimo, nemico (ricambiato, nell’odio). Sui sondaggi – ha detto, con savoir faire, Bersani – «vedremo alla fine, al voto…», poi ha attaccato a testa bassa il premier: «Berlusconi chiuderà la campagna elettorale a Napoli? Lo farà in mezzo all’immondizia!». E così siamo, di nuovo, alla monnezza, croce senza delizia di Napoli e napoletani. I candidati a sindaco ne parlano molto, ovvio, ma si esercitano pure sulla qualunque. Il candidato del Terzo Polo, Raimondo Pasquino, vuol dare un onorificenza (sic) al «tassista gentiluomo» che ha restituito 2 mila euro a un turista. Lettieri, invece, è alle prese con ben altri guai: il suo spin doctor, Claudio Velardi, subissato dal fuoco amico (prima per aver copiato il programma di Matteo Renzi, ora per aver definito, sul Fatto, il Pdl locale «un clan di capobastone») rischia una sorta di commissariamento, da parte di Cosentino&co. E se l’ultima uscita di Lettieri («Rosa Russo Jervolino senatrice a vita») ha fatto storcere la bocca a molti nel Pdl, Velardi continua a imporre il suo mood alla campagna. Subito emulato da Morcone e Pasquino, ha imposto a Lettieri di evitare i confronti tra i candidati, specie quelli in tv. De Magistris, invece, in tv ci va. E in radio pure: l’altro giorno era a Un giorno da pecora, dove è stato colto in fallo sulla napoletanità. «Il meglio – assicurano dal suo staff – è se va per strada: la gente lo riconosce, lo ferma, lo bacia. E Gigi gira tutti i quartieri, da Fuorigrotta a Bagnoli, da Forcella al Vomero (dove è nato), ma l’apoteosi è stata ai Quartieri Spagnoli: un ex boss della Nuova Camorra Organizzata di Cutolo, oggi pentito, ha organizzato uno spettacolo teatrale per lui!». Esperita, con successo, l’obbligata indagine di napoletanità («Gigi tifa Napoli, stava in Curva Sud, gli piace la pizza e pure o babà!», ma si attendono notizie su quali hits dei neomelodici ascolti), in molti, a Napoli, lo vedono in pole: «Gigi è gruoss». È su Morcone che non scommette nessuno.

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