mercoledì 16 maggio 2012

Sanità, la regione e la Cisl insieme per risolvere i problemi

Regione Campania - “I problemi della sanità campana sono essenzialmente riconducibili ad una discutibile disciplina nazionale che da anni ha bloccato le assunzioni. Non è perciò con la belligeranza che risolveremo le questioni. Soltanto unendoci riusciremo a portare a casa lo sblocco del turn over che dipende esclusivamente dal governo.” Così il consigliere per la Sanità del presidente Caldoro Raffaele Calabrò e il sub commissario alla Sanità della Regione Campania Mario Morlacco replicano alla Cisl. “Il sindacato – sottolinea Calabrò – sa bene che da almeno un biennio la struttura commissariale sta lottando per ottenere dal Governo il via libera alla possibilità di assumere personale nel settore sanitario e che ripetutamente – e personalmente – mi sono speso sulle condizioni difficili al limite dell’umano in cui sono costretti a lavorare i medici e gli infermieri nella nostra Regione. Esorto la Cisl a fiancheggiare la Regione nello scongiurare che nel decreto sulla compensazione tra crediti verso la PA e debiti, fortemente voluto dal segretario Pdl Alfano, le Regioni che hanno sfondato i tetti della spesa sanitaria siano escluse.” “E’ stato difficile garantire fino ad oggi – aggiunge Morlacco – non solo i livelli di assistenza ma anche un concreto avanzamento della riorganizzazione del sistema dovendosi operare in emergenza, emergenza aggravata dalla situazione debitoria ereditata. Una task force sta cercando di garantire i pagamenti e mettere le strutture private in grado di continuare a gestire. Ma bisogna considerare che si sta affrontando una situazione debitoria immensa degli anni fino al 2009 e controversie risalenti che hanno assorbito ingenti risorse per oneri vari improduttivi. Tutto questo sta finendo e nel prossimo futuro quelle risorse potranno essere destinate ad attività sanitaria e tutela della salute. “Quanto alle richieste – conclude Morlacco - siamo pienamente concordi sullo sblocco del turn-over. Ormai ce lo possiamo permettere ma deve intervenire lo Stato a modificare la legge. Così come siamo d’accordo anche a rendere più continuo il tavolo per la sanità con tutte le forze sociali.” “Non è tempo perciò di divisioni e di atti di belligeranza – conclude Calabrò – se vogliamo che i diritti dei campani non restino degli inascoltati cahier de dolèances.”

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