sabato 29 marzo 2014

Earth Hour 2014. Il Comune di Sorrento non concede il patrocinio al Wwf, è polemica

Si “aggiudica” l’evento il sindaco di S. Agnello 

Penisola sorrentina - “Nel promuovere l’imminente evento mondiale, - spiega in una nota Claudio d’Esposito, Presidente WWF Penisola Sorrentina - non possiamo evitare di esprimere a mezzo stampa tutto il nostro stupore, rammarico e amarezza nel documentare come il Comune di Sorrento, dopo avere deciso di ospitare, come gli altri anni, l’evento WWF Earth Hour 2014 nella città del Tasso, in dirittura di arrivo ha poi rifiutato il patrocinio alla nostra associazione senza fornire alcuna spiegazione! Gli assessori alla cultura e agli eventi, con i quali si stava organizzando la manifestazione, hanno espresso un generico imbarazzo, adducendo come debole argomentazione il fatto che la parola finale spettasse solo al primo cittadino. L’episodio appare assolutamente spiacevole e vergognoso! Probabilmente la costante attività del WWF Penisola Sorrentina di tutela del paesaggio, e di contrasto e denuncia di ogni illecita manomissione e attentato al prezioso e fragile territorio della penisola, che compensa solo in parte quanto non fanno i Comuni e gli organi preposti all’attività di prevenzione di abusi che devastano la bellezza di luoghi che vivono di turismo e cultura, deve aver toccato di recente qualche “nervo scoperto”. Lascia perplessi come tale decisione del Sindaco venga presa esercitando una sua prerogativa, certo, ma censurando di fatto un evento di evidente interesse generale. Dopo il “niet” del sindaco di Sorrento abbiamo chiesto “ospitalità” al comune di S. Agnello, nella persona del sindaco Pietro Sagristani,che ha dimostrato un’enorme disponibilità, condivisa dall’intero suo staff, a patrocinare un evento il cui scopo primario è proprio quello di unire le persone… per salvare il pianeta!” L’ora della Terra, quest’anno, scocca sabato 29 marzo alle 20.30. Fino alle 21,30 in tutto il mondo monumenti, case, uffici, città, resteranno al buio per testimoniare la necessità di lottare contro il cambiamento climatico, nella convinzione che un’ora può diventare sempre, con l’impegno dei cittadini e dei governi per uno stile di vita sostenibile. Sessanta minuti in cui, in tutto il mondo, si spegneranno gli interruttori per far scendere la “febbre” del surriscaldamento globale.

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