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Antonio Pentangelo |
Provincia di Napoli - “Ordine pubblico vuol dire anche ordine sociale e per questo ho chiesto al ministro Alfano di inserire tra i punti principali dell’Agenda Napoli anche la possibilità da parte della Provincia di Napoli di agire in deroga al patto di stabilità nel settore dell’edilizia scolastica. Il nostro ente ha 130 milioni bloccati in cassa con molti progetti fermi nel cassetto per assenza di fondi. Se la scuola è una priorità di questo governo, la deroga al patto di stabilità per progetti in tale ambito è sicuramente un atto improrogabile”.
E’ quanto riferisce il presidente della Provincia di Napoli, Antonio Pentangelo, sull’incontro avuto stamane a Napoli col ministro dell’Interno, Angelino Alfano, insieme al Governatore, Stefano Caldoro, al sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, ed al Prefetto di Napoli , Francesco Musolino .
“Il degrado fisico porta anche degrado morale – ha continuato Pentangelo - e lavorare per offrire ai nostri ragazzi strutture adeguate, con aule degne di tal nome, palestre e laboratori funzionali, è un’azione concreta per mantenerli lontano dagli ambienti criminali. Da uno studio effettuato risulta per esempio che atti di vandalismo vengono portati proprio nelle strutture più fatiscenti. A Scampia, dove c’è un istituto di nuova concezione, non abbiamo registrato alcun episodio di tal genere, anzi sono gli stessi studenti ad aver profonda cura della propria scuola”
Il presidente Antonio Pentangelo ha anche posto all’attenzione del ministro un dato significativo ed allarmante per quanto riguarda la copertura delle assicurazioni automobilistiche sul territorio metropolitano.
“Nel 2013 – ha detto Pentangelo – l’aliquota provinciale sulle rc auto ha registrato una notevole flessione con proventi inferiori di 9 milioni di euro rispetto alle previsioni di bilancio, sintomo evidente di una sofferenza sociale e quindi di una maggiore evasione dall’obbligo di legge. E’ necessario quindi riequilibrare a Napoli le tariffe rispetto al resto del Paese, prevedendo magari una quota unica nazionale per coloro che accettino l’istallazione di dispositivi di controllo, meglio conosciuti come ‘scatole nere’”.
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