domenica 15 marzo 2015

Protocollo rosa, task force per le fasce deboli

Maria Cioffi
di Claudia Esposito

Vico Equense - Una task force interistituzionale per promuovere strategie per il sostegno, la prevenzione e il contrasto alla violenza nelle fasce deboli della popolazione. Sono gli obiettivi del «Protocollo rosa», elaborato dalla commissione Pari opportunità ed approvato all'unanimità nell'ultima seduta del Consiglio comunale. Il documento prevede la collaborazione tra psicologi e assistenti sociali del Comune, forze dell'ordine, Asl Napoli 3 Sud e il pronto soccorso dell'Ospedale «De Luca e Rossano» per collaborare nei casi di violenza sessuale e domestica istituendo un percorso specifico per le vittime, garantendo percorsi operativi adeguati alla complessità dei casi. Per le sospette vittime di violenza sessuale e/o domestica sarà attivato uno specifico «codice rosa» che determinerà l'immediata attivazione della task force interistituzionale che, con competenza e tempestività, possa fornire sostegno e assistenza alla vittima. Una procedura che naturalmente garantirà la massima riservatezza, grazie anche alla creazione di una «stanza rosa» nei locali del pronto soccorso. Verranno inoltre messe a punto azioni integrate per realizzare una programmazione condivisa tra gli organismi aderenti al protocollo, coordinando i dati per monitorare il fenomeno ed elaborare statistiche. Un'analisi che servirà per evidenziare criticità e strategie di intervento mirate, incentivando l'aggiornamento professionale dei soggetti coinvolti nella rete di assistenza.
 
«Questa intesa - spiega l'assessore alle Politiche sociali Maria Cioffi - rafforza ulteriormente una collaborazione tra medici, psicologi, assistenti sociali e forze dell'ordine di fatto già esistente. Il concetto di rete e della sinergia tra istituzioni, alla base del welfare moderno, avrà ricadute positive sui bisogni della popolazione, soprattutto tra le fasce deboli». «Siamo assolutamente favorevoli a questo provvedimento - commenta Claudia Scaramellino, consigliere di minoranza e membro di diritto della commissione Pari opportunità - è un protocollo che dà risposte immediate alle esigenze del territorio ma bisogna prima di tutto combattere l'omertà. Da indagini realizzate, ci risulta che è proprio la cultura della denuncia che deve essere fortemente incoraggiata».

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