domenica 4 marzo 2018

Campania, in 4,5 milioni al voto

Dalle 7 alle 23 aperti 5.158 seggi per eleggere 60 deputati e 29 senatori. Scrutinio nella notte 

Fonte: Roberto Fuccillo da la Repubblica Napoli

Poco più di 4 milioni al Senato, altri 500mila circa alla Camera. Questo il dato degli aventi diritto in Campania che oggi sono chiamati alle urne, dalle 7 alle 23. Prendendo come totale il dato della Camera, più ampio, il corpo elettorale è costituito da 4.559.274 cittadini, di cui oltre la metà, 2.401,222, in provincia di Napoli. Nel capoluogo gli aventi diritto sono 746.750. Al Senato invece il totale è 4.089.881, con 2.141.027 elettori in provincia di Napoli e 670.356 in città. Occhio all'età. Nel passaggio da Camera a Senato la provincia di Napoli è quella che perde maggiormente, il 10,8 per cento. Significa che è l'area in cui la quota di giovani fra 18 e 25 anni è più alta. Se si tiene conto che siamo nel territorio che offre anche le cifre assolute più alte, ecco che a Napoli e provincia il voto giovanile potrebbe avere il rilievo maggiore. A Napoli in particolare la fascia 18-25 anni comprende 76.394 giovani, di cui 14.132 diciottenni alla loro prima esperienza elettorale. In tutta la regione questa cifra di neo-votanti arriva a 36.362. Sono intanto completate le operazioni di insediamento dei seggi, con 2.281 sezioni a Napoli e provincia, 502 in Irpinia, 285 nel Sannio, 932 in provincia di Caserta e 1.158 in quella di Salerno. A Napoli in particolare ci sono 884 sezioni, di cui 170 per non deambulanti e 31 seggi speciali, presso le dieci Municipalità. È anche allestito un ufficio presso l'aeroporto di Capodichino: dalle 7 alle 23 rilascerà in tempo reale le carte di identità per l'utenza munita di titolo di viaggio. Aperti anche gli uffici dell'assessorato alla trasparenza, per fornire informazioni ai numeri 081 7954205/-199.

 
Vigilia di polemica invece a Ischia, dove i terremotati di Lacco Ameno minacciano di rifiutare le schede per protesta contro la mancata nomina del commissario alla ricostruzione. Protesta che però il sindaco, Giacomo Pascale, definisce «paradossale e senza alcuna logica». Il sistema di voto è uguale fra Camera (scheda rosa) e Senato (scheda gialla), ma questa è l'unica consolazione per l'elettore di fronte a un meccanismo non semplicissimo. Come è noto, si elegge circa un terzo dei parlamentati con un sistema maggioritario all'interno di collegi definiti "uninominali". Gli altri due terzi vengono invece eletti in base al voto di lista, con sistema proporzionale, all'interno di collegi definiti "plurinominali", dove ciascuna lista presenta quattro nomi che però non vanno votati con preferenze individuali perché scattano automaticamente, secondo l'ordine, in base ai seggi conquistati dalla lista. In Campania tutto questo si esplica con 12 collegi uninominali, che a loro volta sono accorpati in tré collegi plurinominali per quanto riguarda Campania 1, cioè Napoli e provincia. Questi ultimi devono produrre 20 seggi che, aggiunti ai 12 uninominali, danno 32 eletti. In Campania 2, cioè le altre quattro province, sono previsti 10 collegi uninominali, che danno vita a 3 plurinominali. Complessivamente vanno eletti 28 deputati (10 col maggioritario e 18 col proporzionale). La somma delle due circoscrizioni per la Camera da quindi 60 deputati (22 col maggioritario e 38 col proporzionale) da mandare a Montecitorio. Al Senato invece ci sono 11 collegi uninominali, per tutta la Regione, e tre plurinominali. Il totale di senatori campani da eleggere è così di 29 (11 col maggioritario e 18 col proporzionale).

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