lunedì 27 agosto 2018

Pesce crudo, polpo e fior di latte: la cena a casa Ancelotti con lo chef Gennaro Esposito

Fonte: Alessandra Dal Monte da il Corriere della Sera

Una cena in casa tra amici, con tutti che portano qualcosa, tante chiacchiere e (diverse) bottiglie di vino. Domenica 26 agosto nella nuova dimora partenopea dell’allenatore del Napoli Carlo Ancelotti, già soprannominato MisterChef vista la sua grande passione per la buona cucina, si è consumata una serata privata con un ospite speciale, lo chef due stelle Michelin Gennaro Esposito, tra i protagonisti della scena gastronomica locale con il ristorante «Torre del Saracino» a Vico Equense. «Tutto è nato da due amici in comune, che volevano organizzare una mangiata con me e il Mister: abbiamo deciso per domenica e ognuno ha fatto la sua parte. Io ho portato una treccia di fior di latte della mia zona e i pomodorini del giardino di mio padre, Ancelotti ha comprato dell’ottimo pesce crudo, uno dei due amici si è occupato del vino e l’altro del polpo. Eravamo in otto in tutto: noi quattro e le rispettive compagne». Insomma, ne è uscito un aperitivo in terrazza (vista Vomero, dove si trova la casa del neo allenatore azzurro) a base di tartare, carpacci e champagne e poi una cena sempre a base di crudo di pesce e verdure, più il polpo alla Luciana, tipico di Napoli (condito con pomodori, olive e capperi). «Era tutto ottimo. Carlo è proprio un esperto di cucina: conosce moltissimi ristoranti, dalle trattorie ai 3 stelle.
 
Non mi aspettavo una preparazione così ampia. Diciamo che l’iniziale intenzione di non parlare di calcio — continua lo chef — si è infranta dopo un’ora e mezzo e qualche bottiglia di champagne e di vecchi Montepulciano. Del resto c’era una bella vittoria (contro il Milan, ndr) da festeggiare». Ma la serata gourmet in casa non è stata il primo appuntamento gastronomico di Ancelotti a Napoli. Pare che il Mister abbia già girato molti ristoranti, tra cui la pizzeria «Concettina ai 3 Santi» nel quartiere Sanità. «La sua prima pizza il Mister l’ha mangiata qui — racconta, contento, Ciro Oliva, 25enne gestore della pizzeria che ha subito postato uno scatto sui social —. Gli abbiamo fatto assaggiare il menù degustazione con i nostri 4 cavalli di battaglia: margherita, pizza fritta, marinara e una nuova ricetta con pomodorini gialli cotti a bassa temperatura. Il Mister, insieme alla compagna, al figlio e al suo secondo, ha apprezzato: è un’ottima forchetta. È venuto qui su consiglio dei giocatori della squadra, che da noi sono di casa. E ha gradito, sia la cucina sia il fatto che cerchiamo di aiutare i ragazzi di questo quartiere popolare con lavori e cosi di formazione. Non stiamo a Chiaia o al Vomero, le zone più chic di Napoli, ma comunque riusciamo ad avere tanti clienti importanti». Cosa è piaciuto di più a «Re Carlo», già battezzato così dai tifosi viste le due vittorie consecutive in campionato? «Gli antipasti misti, tra cui le zucchine alla scapece di mia madre». Buona forchetta non mente.

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