lunedì 27 febbraio 2023

La penisola sorrentina sceglie Elly Schlein: prima donna segretaria Pd

Elly Schlein è la nuova segretaria del Pd con il 53,8 per cento di consensi. Il favorito Stefano Bonaccini, che aveva vinto nettamente la prima fase congressuale tra gli iscritti, si ferma al 46,2 per cento e per la prima volta nella storia del Pd non conferma il risultato tra gli elettori. Il “bagno di folla” sperato c’è stato, anche se inferiore alle precedenti primarie, per le quali avevano votato un milione e 600mila persone. Nonostante le previsioni, gli elettori superano comunque abbondantemente il milione, e con il voto di ieri incoronano la giovane donna (38 anni) leader del primo partito di opposizione. Questi i dati relativi alle sezioni della costiera. Sorrento: Schlein 176 – Bonaccini 75 (qui votavano anche i residenti di Massa Lubrense); Sant’Agnello: Bonaccini 42 – Schlein 40; Meta: Bonaccini 88 – Schlein 73 (qui votavano anche gli elettori di Piano di Sorrento); Vico Equense: Schlein 143 – Bonaccini 72. In penisola sorrentina il neo segretario del PD ottiene 432 voti, pari al 61 per cento del totale, mentre Stefano Bonaccini arriva a 277 preferenze che gli vale il 49 per cento dei consensi. Una storia multiculturale quella della Schlein, che arriva a contendersi la guida del Pd dopo un impegno politico cominciato in uno dei momenti più bui della storia del partito, ovvero la mancata elezione di Romano Prodi alla presidenza della Repubblica, con gli ormai famigerati '101' franchi tiratori che ne affossarono le ambizioni. Elena Ethel Schlein è nata nel 1985 nel canton Ticino, in Svizzera, figlia di due professori universitari: il padre è un politologo americano discendente di una famiglia ebraica askhenazita proveniente dall'odierna Ucraina, la madre è una giurista, figlia di Agostino Viviani, avvocato antifascista, senese della Pantera, e senatore del Partito Socialista negli anni settanta.


 

Ha due fratelli più grandi, Benjamin che insegna matematica all'Università di Zurigo e Susanna, diplomatica all'ambasciata di Atene, recentemente vittima di un attentato anarchico. Dopo la maturità conseguita a Lugano si è trasferita nel paese d'origine della madre, a Bologna, dove ha studiato prima al Dams, poi a giurisprudenza dove si è laureata con una tesi sulla rappresentazione dei migranti in carcere. Prima di dedicarsi alla politica attiva in Italia ha partecipato, come volontaria, alle due campagne che hanno portato all'elezione alla presidenza degli Stati Uniti di Barack Obama. Nel 2014, dopo l'esperienza di OccyupyPd seguita alla mancata elezione di Prodi e all'impegno al fianco di Pippo Civati nel congresso, si è candidata al parlamento europeo, dove, un po' a sorpresa, è stata eletta occupandosi soprattutto di immigrazione, giustizia fiscale, ambiente e lotta alle mafie. Uscita dal Pd in epoca renziana, è stata fra i fondatori di 'Possibile'. La sua esperienza ha finito per incrociarsi con quella del suo sfidante alle primarie, Stefano Bonaccini, nel 2020 quando, terminata l'esperienza europea, si è candidata alla guida di una lista in suo appoggio che raccoglieva varie esperienze di sinistra. In forza del risultato ottenuto, è stata nominata vicepresidente della Regione, dove è rimasta fino al 2022, quando Enrico Letta l'ha chiamata per guidare l'apertura al mondo progressista delle liste del Pd, entrando alla Camera. La sua re-iscrizione al Pd è piuttosto recente: solo nei mesi scorsi ha infatti ripreso la tessera al circolo della Bolognina, dove era di fatto cominciata l'esperienza di OccupyPd e la sua scalata al parlamento europeo. Riservatissima sulla sua vita privata, qualche hanno fa in un'intervista televisiva disse "di aver amato molti uomini e molte donne" Ha una compagna che, dice, "non è un personaggio pubblico e non vuole diventarlo". È appassionata di cinema, assidua frequentatrice del festival di Locarno, ha collaborato a un documentario che ha vinto il David di Donatello. E' anche molto appassionata di musica: suona la chitarra ed è una cultrice del festival di Sanremo. 

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