lunedì 24 aprile 2023

Turisti nell'inferno della Statale Sorrentina auto in coda per ore

Bloccati anche i bus, in fila per due chilometri. E da oggi targhe alterne Cumana choc: macchinista scende sui binari per riparare un guasto

di Mariella Parmendola da La Repubblica Napoli

Bloccati più di un'ora in galleria. Auto ferme in code anche di due chilometri sulla Statale Sorrentina. Motori spenti per non rendere l'aria irrespirabile. È accaduto di mattina a chi era diretto a Sorrento nella domenica al centro del ponte del 25 aprile. E di nuovo ai tanti che, nel pomeriggio di ieri, volevano tornare a casa dopo una giornata trascorsa nelle località della costiera prese d'assalto dai turisti. Da giorni del resto si assiste al ritorno dell'emergenza viabilità nonostante il sistema delle targhe alterne. Meglio è andata la giornata per chi si è spostato in Circumvesuviana. Tranne i ritardi e i treni affollati ormai norma e non eccezione, ieri non si sono verificate sulla linea Napoli- Sorrento emergenze o soppressioni improvvise. Un guasto, invece, è avvenuto sulla linea Cumana, gestita da Eav proprio come la Circum. Ieri mattina un capotreno è dovuto scendere sui binari per eseguire una manovra manualmente, perché altrimenti il suo treno non poteva proseguire. A raccontare uno dei tanti episodi, che costringono quotidianamente i dipendenti Eav ad intervenire per sopperire al sistema tecnologico della linea ferroviaria peggiore d'Italia, è il capogruppo della Lega in consiglio regionale Severino Nappi.


 

Pubblicando la foto del capotreno al lavoro al centro dei binari Nappi commenta «per rimediare al solito guasto di natura tecnica che ha di nuovo interessato un telecomando, un capotreno è stato costretto a spostare a mano i "deviatori'. L'intervento ha scongiurato il rischio di deragliamento e di impatto tra mezzi». Ma ieri a restare bloccati per ore sono stati, invece, gli automobilisti e i bus turistici in costiera sorrentina e amalfitana. Non bastano le targhe alterne per evitare gli ingorghi nell'unico percorso possibile per chi si sposta, diretto in alberghi o sulle spiagge. Destinazioni affollate da quando il tempo ha determinato il vero inizio della primavera. Registrate più di tre milioni di presenze nel 2022, la penisola sorrentina conta di superare il dato dell'anno scorso nonostante l'aumento dei prezzi dei soggiorni. Anche mille euro a notte per una coppia che sceglie una suite negli alberghi a cinque stelle. Ma resta il problema dell'odissea di ore per arrivare in queste oasi di tranquillità e lusso. E lo vive allo stesso modo la Costiera amalfitana, che ieri ha visto completamente bloccate nel traffico le auto sulla panoramica strada a picco sul mare che collega Positano e Amalfi. Porta d'accesso anche per raggiungere Ravello. In queste zone da oggi le targhe alterne scatteranno per nove giorni consecutivi fino al due maggio, dalle dieci di mattina fino alle 18. Più larga la fascia oraria, invece, sulla Statale Sorrentina che prevede l'entrata in vigore del provvedimento dalle otto alle 19, ma fino al primo giugno solo nei fine settimana e nei giorni festivi. Mentre Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso molti tra sindaci, ristoratori e proprietari di seconde case chiedono di rivedere il sistema con deroghe che dovrebbero allargare le maglie di chi può avere un lasciapassare. Un tema che tornerà sul tavolo del prefetto, Claudio Palomba, ma solo a metà maggio. Sono contrari a modifiche gli operatori turistici della penisola sorrentina. « Troppe deroghe rendono inutile la misura, già così otteniamo dei benefici ma il traffico resta. Figuriamoci se a passare è chiunque ha una prenotazione in ristoranti o stabilimenti balneari » , dice Sergio Fedele, presidente di Atex, associazione delle strutture ricettive extra alberghiere. «Il problema si risolverà solo quando avremo treni veloci ed efficienti e corse via mare. Nel frattempo si tratta solo di limitare i danni » , ripete Fedele, che chiede insieme ai sindaci la stessa cosa da settembre scorso. Perché l'estate 2023 non sia più nera della precedente come i primi test di primavera fanno prevedere, visti gli arrivi record annunciati.

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