martedì 2 marzo 2010
Ancora mare marrone a Marina Grande, nuovo esposto del Wwf
Sorrento - Nuovo esposto inviato dagli ambientalisti alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata ed alla capitaneria di porto di Castellammare di Stabia per un ennesimo fenomeno di natura non identificata che durante il fine settimana ha colorato di marrone lo specchio d’acqua all’interno ed all’esterno della baia di Marina Grande. Una grossa chiazza di sostanze di colore tra l’ocra ed il marrone ha di fatto invaso le acque della baia dei pescatori dove, in seguito ad una segnalazione telefonica, si è portato prima il presidente del wwf sezione penisola sorrentina Claudio d’Esposito e successivamente una pattuglia terrestre della guardia costiera di Sorrento. L’intero fenomeno è stato ripreso fotograficamente e con l’ausilio di una videocamera mentre alcune donne affacciate dai balconi che danno sulla spiaggia hanno cominciato ad inveire contro l’amministrazione comunale e gli uomini della capitaneria di porto per il modo in cui è attualmente ridotto l’arenile di Marina Grande. L’intera spiaggia è infatti devastata da un intervento di ripascimento con quintali di sabbione lasciati sul bagnasciuga in balia delle intemperie. Per questo motivo le preoccupazioni dei pescatori non sono andate oltre quando hanno visto l’acqua del mare colorarsi di marrone. Secondo alcuni il fenomeno potrebbe essere stato determinato dallo scivolamento in mare di alcune masse di sabbione. Ma una indagine più approfondita condotta dagli ecologisti fa pensare a tutt’altro. Si tratta dello stesso fenomeno per il quale era scattato l’allarme l’8 gennaio scorso, in quel frangente di sabbione sulla spiaggia non ce n’era nemmeno traccia, oltre alla segnalazione del 24 febbraio ultimo in completa assenza di pioggia. Secondo il presidente del wwf Claudio d’Esposito si tratta di un fenomeno che si verifica con periodicità oramai da tempo e che sembra interessare solo alcuni punti della costa sorrentina, in particolare sempre gli stessi e spesso nei pressi dove sono localizzati impianti di depurazione o scarichi di troppo pieno. Esclusa anche l’eventuale correlazione tra le acque vernotiche dei rivoli che scendono dai monti e l’anomala colorazione assunta dal mare. Di fatto da una serie di osservazioni effettuate al momento delle piogge nei rivi Sant’Antonio e Conca le acque appaiono bianche prima di confluire nel tratto tombato che conduce al borgo di Marina Grande. (di Vincenzo Maresca il Giornale di Napoli)
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