venerdì 5 marzo 2010

Bersani: attendiamo le decisioni dei giudici

Bassolino: liste, listini e dintorni

Regione Campania - Più che “sollevare ulteriori polveroni” meglio aspettare la decisione dei giudici. È la linea espressa da Pier Luigi Bersani interpellato sul caos liste in Lazio e Lombardia. Per il segretario del Pd, a Napoli per una manifestazione a sostegno del candidato presidente Vincenzo De Luca e degli altri aspiranti governatori del Sud, non c'è altra strada che attendere gli esiti dei ricorsi ascoltando “tutto quello che avranno da dire gli organi preposti”. Non nasconde “turbamento” Bersani che sottolinea comunque che del caos è "totalmente responsabile il centrodestra che non può certo scaricare su qualcun altro. Quindi, adesso, abbiamo diversi passaggi ancora perché ci sono cinque organismi che possono tutelare i legittimi diritti o osservare le valutazioni di ciascuno. Rimettiamoci a questo, ma non solleviamo ulteriori polveroni” dice il segretario del Pd al Velino. Sull'ipotesi di un provvedimento di legge per mettere ordine nel caos generale di queste ore Bersani dice: "Mi pare che tutte queste elucubrazioni abbiano poco fondamento. Stiamo parlando di cose che non stanno in piedi". Di liste e listini, parla anche Antonio Bassolino sul suo blog, affermando che questo nuovo sistema elettorale approvato in Campania evita i problemi che in che in questo momento ci sono altrove, grazie ad alcuni aspetti di questo nuovo sistema elettorale. "Il primo - spiega - è l’abolizione del listino del presidente e l’assegnazione del premio di maggioranza direttamente alle liste dei candidati. In questo modo, tutti i consiglieri regionali vengono eletti direttamente dai cittadini e viene anche meno la pressione sui candidati-presidenti per la spartizione di posti comodi e sicuri. Il secondo aspetto riguarda la raccolta delle firme. È stata resa obbligatoria soltanto per le liste che non hanno rappresentanti in Consiglio Regionale o in Parlamento. Si è così evitata la ressa all’ultimo momento dei rappresentanti di lista e il rischio di contestazioni di varia natura. Se nel Lazio e in Lombardia fossero state approvate leggi elettorali simili alla nostra si sarebbe evitato il caos politico di questi giorni. Infine, abbiamo cambiato il sistema di voto delle preferenze per i candidati al consiglio. Si possono esprimere fino a due preferenze a patto che siano di genere differente. Anche nelle liste, almeno un terzo dei candidati dev’essere donna. In questo modo abbiamo favorito la presenza femminile nelle liste. Sono innovazioni importanti, - conclude Bassolino - che hanno già prodotto risultati significativi. Il voto è l’ultimo banco di prova e su questo la parola spetta ai cittadini."

Caos liste, verso una soluzione politica

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