Vico Equense - Nell'ambito del consueto programma di controlli in mare predisposto dalla Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia, agli ordini del Capitano di Fregata (CP) Demetrio Antonio Raffa, e finalizzato al contrasto delle attività illecite lungo l'intera filiera della pesca, nel primo pomeriggio di ieri è stata portata a termine un'altra importante operazione di polizia marittima nei confronti di un peschereccio intento ad effettuare pesca illegale nella zona di tutela biologica denominata "Banco di Santa Croce", sito nelle acque antistanti il Comune di Vico Equense. Intercettato il peschereccio, il personale militare lo ha avvicinato ed ha intimatoal comandante di interrompere immediatamente le attività di pesca in corso, di salpare le reti e di rigettare in mare il pescato in quanto ancora vivo al momento del controllo. Il comandante del peschereccio Oplontino, però, contravvenendo agli ordini della motovedetta della guardia costiera, anzichè fare rotta verso il porto di Castellammare di Stabia, faceva rotta verso il porto di Torre Annunziata. Inseguito dalla motovedetta e da altri mezzi di supporto della Capitaneria di Porto, il peschereccio è riuscito a raggiungere il porto Oplontino dove ad attenderlo vi era il personale dell'Ufficio Circondariale Marittimo, nonché una volante inviata sul posto dal locale Comando Gruppo Carabinieri, contattato per prevenire eventuali problemi di ordine pubblico. Bloccato, al comandante del peschereccio, tale B. F. di anni 51, venivano elevate sanzioni amministrative per un totale di oltre 2300 euro. I militari anno proceduto, inoltre, a porre sotto sequestro tutti gli attrezzi utilizzati per l'illecita attività (circa 200 metri di rete e un verricello). Inoltre, in merito alla mancata esecuzione da parte del Comandante del peschereccio dell'ordine impartito di dirigere nel porto di Castellammare di Stabia, i militari dell'unità della Guardia Costiera provvedevano a redigere nei confronti dello stesso la relativa informativa di reato alla competente Autorità Giudiziaria. Tale attività conferma il costante impegno della Capitaneria di porto di Castellammare di Stabia volto alla repressione di ogni forma di attività illegale che si svolge nelle acque del proprio Compartimento Marittimo, con particolare riguardo a quelle finalizzate alla salvaguardia dell'ambiente marino nel suo complesso. (StabiaChannell.it)
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