lunedì 25 luglio 2011

Bollette “pazze” per i B&B

Tarsu anche da 25mila euro

Massa Lubrense - Tassa sui rifiuti shock per le strutture extralberghiere autorizzate sul territorio di Massa Lubrense con il Comune che batte cassa ed invia cartelle esattoriali a 4 zeri addebitando importi superiori anche ai 25mila euro. Immediata la replica degli interessati con l’Abbac che fa sapere che si opporrà alla imposizione dell’ingiusto balzello. «Ci opporremo al balzello che riteniamo iniquo e dannoso per la categoria, dichiara il presidente Abbac-Aigo Agostino Ingenito -, l’ente sta effettuando un’iniqua vessazione nei confronti di famiglie che hanno il solo ardire di portare flussi turistici nella cittadina. Dagli uffici napoletani dell’Abbac è già partita l’esortazione ai gestori di non avviare alcun pagamento e di procedere in accordo con l’ufficio legislativo dell’associazione ad opporsi al balzello». È la seconda volta che nel comune di Massa Lubrense si verifica il fenomeno delle cosiddette cartelle pazze dopo il pasticcio dell’estate 2008 quando l’ente comunale nell’obiettivo di recuperare importi relativi ad imposte locali quali Ici e Tarsu demandò l’incarico di eseguire gli accertamenti ad una società specializzata nel settore. Il tentativo di fare fronte al buco di oltre 400mila metri quadrati non dichiarati dai contribuenti in base al mancato riscontro con i dati catastali scaturì in una ingiunzione di pagamento nei confronti di oltre 600 famiglie i cui titolari si recarono in seguito presso gli uffici comunali per la correzione dei dati. Il personale della società demandata al recupero crediti sguinzagliato sul territorio portò allo scoperto numerosi evasori della Tarsu, poi, sistemate le cose, il nuovo assessore al bilancio Liberato Staiano dichiarò pochi mesi fa la riduzione dell’imposta Tarsu in una misura compresa tra il 20% ed il 30% per i prossimi 3 anni grazie all’allargamento della base tributaria per ulteriori 160 metri quadrati di evasione già accertati, risolvendo in tal modo il fenomeno delle cartelle pazze. Nel caso dei B&B l’associazione ritiene che il Comune di Massa Lubrense sia scaduto in un abuso, probabilmente viziato da errori di accertamento, ed ha chiesto un immediato tavolo di confronto per risolvere una situazione scomoda. (Fonte: vinmar da il Giornale di Napoli)

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