Sorrento - La riunione dei giorni scorsi, nella quale il primo cittadino Giuseppe Cuomo aveva rassicurato genitori e docenti preoccupati dalla possibili conseguenze del dimensionamento scolastico, è solo un lontano ricordo. Di riunione, ieri mattina, ce n’è stata un’altra. Allo stesso tavolo, tutti i protagonisti del mondo scolastico. Ma anche alcuni consiglieri comunali di opposizione. Adesso alle parole si passa ai fatti. Mamme e insegnanti hanno proclamato uno sciopero per il 17 novembre. Una protesta contro la delibera che porterà alla cancellazione di scuole secondarie e circoli didattici per poi arrivare dritto a un istituto comprensivo. Scelta che dovrà prendere il Comune, ma di fatto imposta dalla Provincia. In prima linea ci sono anche Rosario Fiorentino e Guglielmina Ciampa. I consiglieri di opposizione sono al fianco dei genitori. “Il corteo - spiegano gli esponenti di minoranza - è un modo per far sentire la nostra voce alle istituzioni. Una delibera non è un semplice pezzo di carta, ma una decisione importante per il futuro dei nostri figli”. Sulla vicenda è intervenuto anche Giovanni Alfano, ex preside proprio a Sorrento. Il suo è uno sfogo nei confronti di chi affronta un problema con troppa leggerezza. “E’ una situazione delicata - spiega - e mi dispiace che alcune persone, pur non avendo prestato mai un giorno di servizio e svolgendo altre professioni, si qualifica come esperti. Credo che per uscire da questo tunnel sia necessario rivolgersi agli addetti ai lavori. . A chi ha dedicato una vita intera al mondo scolastico. E ascoltare cosa ne pensano. Non a caso, nel corso delle tante riunioni a cui ho assistito, ho notato tanti genitori delusi e arrabbiati. E poi - conclude l’ex preside Giovanni Alfano - mi chiede perchè l’amministrazione comunale abbia fatto passare due anni prima di rendere agibile la scuola Vittorio Veneto”. La tensione è alle stelle. Le piazze e le strade della città di Sorrento, nei prossimi giorni, si trasformeranno in un’arena. Niente tori. E neanche sangue. Ma solo genitori preoccupati di dover fare i conti con una lunga serie di disagi. (Fonte: Fabio Orecchiuto da Metropolis)
domenica 6 novembre 2011
Sorrento, tutti in piazza contro la chiusura della scuola «Veneto»
Sorrento - La riunione dei giorni scorsi, nella quale il primo cittadino Giuseppe Cuomo aveva rassicurato genitori e docenti preoccupati dalla possibili conseguenze del dimensionamento scolastico, è solo un lontano ricordo. Di riunione, ieri mattina, ce n’è stata un’altra. Allo stesso tavolo, tutti i protagonisti del mondo scolastico. Ma anche alcuni consiglieri comunali di opposizione. Adesso alle parole si passa ai fatti. Mamme e insegnanti hanno proclamato uno sciopero per il 17 novembre. Una protesta contro la delibera che porterà alla cancellazione di scuole secondarie e circoli didattici per poi arrivare dritto a un istituto comprensivo. Scelta che dovrà prendere il Comune, ma di fatto imposta dalla Provincia. In prima linea ci sono anche Rosario Fiorentino e Guglielmina Ciampa. I consiglieri di opposizione sono al fianco dei genitori. “Il corteo - spiegano gli esponenti di minoranza - è un modo per far sentire la nostra voce alle istituzioni. Una delibera non è un semplice pezzo di carta, ma una decisione importante per il futuro dei nostri figli”. Sulla vicenda è intervenuto anche Giovanni Alfano, ex preside proprio a Sorrento. Il suo è uno sfogo nei confronti di chi affronta un problema con troppa leggerezza. “E’ una situazione delicata - spiega - e mi dispiace che alcune persone, pur non avendo prestato mai un giorno di servizio e svolgendo altre professioni, si qualifica come esperti. Credo che per uscire da questo tunnel sia necessario rivolgersi agli addetti ai lavori. . A chi ha dedicato una vita intera al mondo scolastico. E ascoltare cosa ne pensano. Non a caso, nel corso delle tante riunioni a cui ho assistito, ho notato tanti genitori delusi e arrabbiati. E poi - conclude l’ex preside Giovanni Alfano - mi chiede perchè l’amministrazione comunale abbia fatto passare due anni prima di rendere agibile la scuola Vittorio Veneto”. La tensione è alle stelle. Le piazze e le strade della città di Sorrento, nei prossimi giorni, si trasformeranno in un’arena. Niente tori. E neanche sangue. Ma solo genitori preoccupati di dover fare i conti con una lunga serie di disagi. (Fonte: Fabio Orecchiuto da Metropolis)
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