La gioia della Città
Vico Equense – Dopo sette mesi di prigionia Vico Equense abbraccia l’ufficiale di coperta Giuseppe Maresca. Il marittimo ventottenne, originario della frazione di Arola e prigioniero sulla nave mercantile Rosalia D’Amato torna a casa. I pirati che l’avevano sequestrato lo scorso 21 aprile, al largo delle coste della Somalia, hanno rilasciato l’imbarcazione con tutto l’equipaggio. “E’ una bella notizia e siamo tutti molto contenti. Finalmente per la famiglia termina un lungo incubo. In questo momento di gioia, la Città si stringe attorno ai familiari nell’attesa di rincontrare il suo concittadino”. Lo afferma Gennaro Cinque, Sindaco di Vico Equense. L’odissea dell’equipaggio della nave italiana con a bordo 22 marittimi, sei italiani, di cui quattro campani (il terzo ufficiale Gennaro Odoaldo e l’allievo di macchine Vincenzo Ambrosino, di Procida, il primo ufficiale Pasquale Massa, nativo di Meta e residente in Belgio e l’ufficiale di coperta di Vico Equense), e 16 filippini, è durata più di sette mesi. Durante questo periodo le trattative per il rilascio, sono andate avanti senza sosta e nel più assoluto riserbo. Una linea di riservatezza che puntava a salvaguardare la vita dell’equipaggio, tenuti costantemente sotto tiro dai sequestratori somali. La Rosalia D’Amato, non fa però dimenticare che nelle mani dei pirati somali resta ancora la Savina Caylyn, con 43 uomini d’equipaggio tra cui 11 italiani. “Speriamo – ha concluso Gennaro Cinque – che si risolva al più presto anche il sequestro di questa nave”.
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