mercoledì 7 dicembre 2011

Appello dell’Assessore Vetrella ai Parlamentari: Emendare il decreto Monti o dall’anno prossimo trasporti in ginocchio in tutta Italia

Regione Campania - L'assessore ai Trasporti e alle Attività produttive della Regione Campania Sergio Vetrella ha chiesto a tutti i parlamentari del Paese, a partire da quelli della Campania, un incontro urgente per approntare un'azione congiunta contro gli insostenibili tagli ai trasferimenti statali per i servizi di trasporto pubblico locale previsti, a partire dal 2012, dal decreto legge denominato: “Disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici”, appena approvato dal nuovo Governo. Lunedì mattina nella sede dell'Assessorato regionale ai Trasporti al centro direzionale di Napoli l'assessore Vetrella illustrerà ai parlamentari della Campania la bozza di emendamento al decreto (da lui proposta in qualità di coordinatore della Commissione Infrastrutture, Mobilità e Governo del Territorio della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome) che dovrebbe essere approvato dal Parlamento in sede di conversione in legge della norma, al fine di evitare il rischio di una paralisi totale, in tutta Italia, dei servizi di trasporto pubblico. “Chiedo ai parlamentari di tutti i colori politici – dice Vetrella – di impegnarsi attivamente a sostenere l'emendamento che la commissione da me guidata ha preparato, e che è assolutamente necessario approvare per evitare che tutto il sistema dei trasporti italiano finisca in ginocchio a partire dall'anno prossimo. L'articolo 30 del decreto Monti, infatti, prevede per il 2012 un finanziamento complessivo di 1,2 miliardi di euro, da dividere tra tutte le Regioni, a fronte di un fabbisogno complessivo di almeno 2 miliardi. Come se non bastasse, l'aliquota della compartecipazione al gettito derivante dalle accise sui carburanti che avevamo chiesto di poter ottenere, sarà autorizzata solo a partire dal 2013, e inoltre dovrebbe essere stabilita nel suo ammontare solo a fine settembre 2012 con decreto del presidente del Consiglio dei ministri su proposta del ministro dell’Economia e delle finanze. Stando così le cose, per l'anno prossimo avremmo un buco di ben un miliardo di euro di risorse, ossia un taglio netto della metà dei trasferimenti necessari, e per il 2013 la totale incertezza dei fondi disponibili fino a tre mesi prima del nuovo anno, con ulteriori inammissibili problemi per la programmazione dei servizi stessi e per il processo di liberalizzazione previsto dall'Unione europea con le gare. Un 'vulnus' che non potrà non comportare gravissimi disagi per i lavoratori delle aziende di trasporto, per l'economia delle regioni e per i cittadini utenti dei servizi pubblici, in particolare pendolari lavoratori e studenti”.

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