lunedì 13 febbraio 2012

Allo Square, “La mia coperta intessuta di stelle e di sogni”

Sorrento - Il 12 febbraio nell’ambito della ciclo di appuntamenti “Aperitivo con l’autore” del bar-libreria Square in Piazza Angelina Lauro a Sorrento si è tenuta una presentazione d’eccezione organizzata dal gruppo il Caffè delle muse: ospite stavolta la poesia di Mario Dolcetti, artista che ha fatto da sempre della libertà e coerenza la sua bandiera, e dell’amore e passione la sua essenza. Il titolo dell’incontro, “La mia coperta intessuta di stelle e di sogni”, tratto da un suo verso, esplica bene la valenza “stellare” di questo evento letterario. Mario Dolcetti è nato a Piano di Sorrento dove tuttora risiede. Ha insegnato matematica presso l’istituto San Paolo di Sorrento, formando frotte di studenti che ancora lo venerano come un mito, e accorrono numerosi al suo richiamo. E’ sopra ogni cosa un poeta; ancora, un pittore. Tra le sue pubblicazioni: Senza Confine, Rosa rossa vellutata (tradotto anche in spagnolo) Grappoli di stelle (Libroitaliano Editrice Letteraria internazionale) e Lussuria si morde le labbra (Casa editrice Ismeca 2010). Poesia di frontiera quella di Mario Dolcetti, tesa ad abbattere la muraglia d’ombra del conformismo, di migrare oltre le congetture; una poetica la sua, capace di rendere il lettore viandante tra l’inchiostro, di un viaggio a piedi scalzi, talora fanciullesco, talora mordace. L’autore è stata presentato ed intervistato con garbo e ironia da Carlo Alfaro, che ha condotto il percorso letterario alternando domande con declamazione di significativi versi, alcuni ancora inediti, scelti dalla poetessa Maria Fausto e letti dalla stessa con la partecipazione di Marianna D’angiolo, Marianna Scarpato e Anna Laudati. Gli eventi nascono dalla collaborazione del bar-libreria Square e del gruppo il Caffè delle muse, amministrato dal pediatra Carlo Alfaro e dall’architetto Marianna Scarpato, al fine di proporre la promozione di attività culturali e artistiche in Penisola Sorrentina. Applausi convinti dal gremito pubblico affollante la sala, molti gli ex-alunni del prof.“Perché”, come ha detto lo scrittore a Carlo, “nella vita contano gli incontri, i rapporti”.

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