venerdì 10 febbraio 2012

Giornata stati vegetativi, Palagiano: Biotestamento dimenticato

“A tre anni dalla morte di Eluana Englaro, la battaglia politica, sociale ed etica sul testamento biologico in Italia è ancora ferma al punto di partenza. La legge sulla quale si è abbattuto un così grosso polverone, è ferma al Senato ormai da mesi. Segno che gli argomenti che scottano e che segnano le divisioni in questa maggioranza contro natura, non si trattano poiché, dicono, non sono oggetto di un governo tecnico. Meglio così, anche per loro che altrimenti finirebbero per perdere un'altra fetta di consensi”. Ad affermarlo, nella giornata nazionale degli stati vegetativi, è Antonio Palagiano, responsabile nazionale sanità di Idv. Secondo il deputato Idv “istituire una giornata degli stati vegetativi equivale a un falso scientifico: lo stato vegetativo è uno ed uno solo. Si tratta, secondo la GOS (Glasgow Outcome Scale), di una condizione postcomatosa con perdita delle funzioni primarie come la vista, l'udito, la fame, la sete, la percezione di ciò che ci circonda e che ha come caratteristica l'irreversibilità. Parlare di 'comi' vegetativi è forviante quanto improprio e ha per scopo quello di creare speranze di un risveglio che, per definizione, non può verificarsi”. E conclude: “Immaginate la 'Giornata nazionale dei cancri della mammella' o quella degli 'infarti del miocardio'? La verità è che la biopolitica vuole impossessarsi dell'esistenza delle persone ricorrendo ad ogni stratagemma al fine di sottomettere il cittadino, espropriandolo della libertà di scelta. Un progetto autoritario, poiché va contro la libertà”.

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