domenica 11 marzo 2012

Percorsi ad ostacoli per i ciclisti napoletani buche, strade interrotte, segnaletica assente e parcheggi selvaggi

Legambiente: "Per salvaguardare la sicurezza stradale dei ciclisti bisogna iniziare dall´istituzione delle zone 30 e dalla messa a regime di un efficace sistema di mobilità intermodale"

Tanti i partecipanti, una cinquantina, questa mattina alla biciclettata ""Bici per la città",che, con la partecipazione di esponenti di Cycling Salerno e Cicloverdi di Napoli, associazioni locali affiliate a Fiab,(Federazione Italiana Amici della Bicicletta) ha attraversato le strade del capoluogo campano partendo dalla Mostra d´Oltremare, fermandosi per una tappa intermedia a Nisida e concludendosi al binario 24 della stazione centrale cittadina, dove è in sosta il Treno Verde, il celebre convoglio ambientalista protagonista della campagna di Legambiente e Ferrovie dello Stato Italiane, realizzata con la partecipazione del Ministero dell´Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e con il contributo di Enel Green Power. Il percorso, di 30 km circa, ha visto i ciclisti intervenuti cimentarsi in salite e discese, ma, le difficoltà maggiori sono state quelle relative alle cattive condizioni della strada e allo scarso senso civico di chi, non volendo a nessun costo rinunciare all´auto, non si cura degli altri e parcheggia dove non dovrebbe. Numerosi gli esempi di pericolo per la propria incolumità riportati dai partecipanti alla biciclettata. Tutti, con un comune denominatore, la richiesta di maggior sicurezza stradale per i ciclisti. In dieci anni in Italia sono stati 2.556 i ciclisti vittime della strada. Nel 2010 il nostro è stato il terzo Paese europeo per numero di morti tra i ciclisti che percorrono le strade, 263contro i 462 della Germania e i 280 della Polonia. (fonte : dati ISTAT - ACI , elaborazione Legambiente).


Questi numeri drammatici derivano anche dal cronico ritardo delle nostre citta, rispetto al resto dell´Europa, nel dotarsi di piste ciclabili, infrastrutture e regolamentazioni della viabilità urbana che tengano conto delle esigenze di chi sceglie le due ruote. In questo senso, un passo decisivo è stato fatto con la proposta del Disegno di Legge Salva i ciclisti presentato il 17 febbraio 2012 da un gruppo di oltre 60 parlamentari. I punti salienti del documento vedono l´inserimento del limite di 30 km/h nelle zone residenziali in cui non siano presenti piste ciclabili, un intervento questo di facile ed immediata attuazione nonché a costo zero per le amministrazioni, e la destinazione del 2% del budget dei gestori stradali e autostradali alla realizzazione di piste ciclabili. "A Napoli c´è ancora una scarsissima attenzione nei confronti di chi usa la biciletta, che viene ancora considerata come un mezzo di diletto piuttosto che come una soluzione di trasporto intelligente ed ecologica- afferma Maria Muscarà, di Cicloverdi di Napoli-. Durante il percorso di questa mattina, come sempre del resto, ci siamo trovati ad affrontare un numero enorme di autovetture, i cui autisti sono spesso indisciplinati e prepotenti. Oltre a ciò, la segnaletica spesso assente, unita alla scarsa illuminazione e alla sporcizia delle strade, completano un quadro urbano nel quale risulta davvero difficile destreggiarsi. Ci auguriamo inoltre - continua Muscarà -, che la costruzione della nuova pista ciclabile, dai previsti 20 km venga realizzata in modo da integrarsi realmente nel contesto urbano, collegando i vari quartieri della città con zone ciclopedonali a limite 30km/h, collegate con le metropolitana ed altri mezzi di trasporto urbano e raggiungendo quindi un totale di 120 km di pista, per fare di Napoli la città più ciclabile d´Italia, sfatando così luoghi comuni e migliorando la qualità della vita di tutti i cittadini." "Il progetto in cantiere della nuova pista ciclabile è senza dubbio un passo decisivo per incrementare, rendere più agevole e sicura la mobilità ciclabile nella nostra città - commentaAntonio Gallozzi, Direttore di Legambiente Campania- . A questo proposito, chiediamo maggior rispetto delle regole della circolazione stradale, la definizione di zone 30 e l´implementazione di servizi intermodali, in particolare, vorremmo vedere concretizzarsi la possibilità di far viaggiare gratuitamente le bici su tutte le linee della circumvesuviana durante i week end, non prima però di ripotenziare le linee che sono state tagliate a partire dal febbraio 2011. Infatti, ad un aumento del costo del biglietto, paradossalmente è corrisposto il taglio del numero di corse. Inoltre, ci teniamo a sottolineare- continuaGallozzi- l´esigenza di correlare la creazione di piste ciclabili con tutta una serie di servizi infrastrutturali che garantiscano la sicurezza dei ciclisti e permettano un utilizzo agevole delle due ruote in città, a partire da una consona offerta di punti di bike sharing, rastrelliere per i parcheggi dei mezzi a due ruote e la diffusione di semafori preferenziali per i ciclisti specialmente in zone limitrofe a luoghi di lavoro, scuole, università e spazi ricreativi." Il Treno Verde a Napoli tiene sott´occhio i decibel, il PM10 ed altri inquinanti atmosferici grazie alla centralina del Laboratorio Mobile, Struttura Operativa laboratorio di prove e misure di RFI (Rete Ferroviaria Italiana), in sosta per 72 ore consecutive in via Porta di Massa, in prossimità del civico n. 2 La mostra a bordo del Treno Verde, che sosterà al binario 24 della stazione centrale di Napoli è aperta dal 10 al 14 marzo, dalle 8:30 alle 14:00 per le classi prenotate e dalle 16 alle 19, per tutti i cittadini. Domenica 11 marzo, il Treno Verde sarà aperto solo la mattina. L´ingresso è gratuito.

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