martedì 9 ottobre 2012

Luigi Cesaro ha rassegnato oggi le sue dimissioni da presidente della Provincia di Napoli

Luigi Cesaro
Provincia di Napoli - “Il mio è un atto – ha affermato Cesaro, annunciando la sua decisione di dimettersi da presidente della Provincia di Napoli - che intende testimoniare l’estrema difficoltà, se non addirittura l’impossibilità di amministrare un ente quale la Provincia, che è stato colpito da severissime e assurde misure di spending review. La determinazione dei tagli, che verranno comunicati nella prossima settimana dal Governo, colpirà inevitabilmente i servizi che la Provincia amministra sul territorio e le società partecipate ad essa collegate. Per il presidente si profilano solo due possibilità: o tagliare posti di lavoro e i servizi per i cittadini, o sforare il patto di stabilità, rischiando di portare l’ente al dissesto. Alternative per me assolutamente inconcepibili visto che durante la mia amministrazione ho avuto due priorità assolute: garantire il lavoro ai nostri dipendenti ed attuare una politica finanziaria dell’ente sana, rigorosa e virtuosa”. “Il bilancio di questi tre anni di mia amministrazione ritengo invece siano stati quanto mai positivi. La Provincia – ha aggiunto Cesaro - innanzitutto si è resa protagonista primaria nella fine dell’emergenza rifiuti, adottando misure che hanno restituito un’area napoletana pulita ai suoi cittadini ed agli inviati internazionali, consentendo un rilancio della nostra immagine e quindi del turismo. Fondamentali anche le misure adottate nei confronti delle partecipate, con l’azzeramento di affollati consigli di amministrazione e la nomina di amministratori unici. Abbiamo avviato processi di risanamento che consentiranno, come nel caso della CTP, di rilanciare aziende prossime al collasso, anche grazie alla collaborazione dei dipendenti che hanno accettato riduzioni di stipendi”. “Abbiamo migliorato la sicurezza degli assi viari, con importantissime opere realizzate sull’asse mediano, che è stato interamente illuminato nelle parti altamente urbanizzate. Per quanto riguarda il prossimo passaggio alla Città metropolitana – ha concluso Cesaro - la mia speranza è che possa avvenire in un clima diverso da quello odierno, e che le ragioni di una politica di sviluppo e di programmazione possano riprendere il sopravvento su quelle, talvolta necessarie, ma aride e senza respiro sociale, della finanza. Ribadisco comunque che non posso più portare a termine il mandato conferitomi dagli elettori, perché oggettivamente non esistono più le condizioni per poter attuare quello che era il mio programma di governo, iniziato con successo ma nei fatti bloccato dai provvedimenti governativi. Non si esaurisce oggi però il mio impegno per Napoli ed il Mezzogiorno in quanto intendo continuare con immutata determinazione la mia attività politica. Con il partito valuterò il da farsi, anche in riferimento ad una mia eventuale candidatura alle prossime elezioni politiche”.

Nessun commento: