Sorrento - L’incasso è bello grosso. E consentirà al Comune di poter mettere a punto eventi, lavori e iniziative anche per il 2015. Ben due milioni di euro che arrivano direttamente dalle tasche dei turisti che hanno soggiornato a Sorrento nell’ultima stagione. In particolare, da aprile a ottobre, ovvero la “fascia” in cui l’imposta di soggiorno è in vigore. Il dato viene confermato dai vertici dell’amministrazione che contavano di pareggiare la cifra rastrellata appena 12 mesi fa. Euro in più, euro in meno, ci siamo: l’obiettivo è stato centrato nonostante, rispetto al 2013, nell’ultima estate sia stata apportata qualche modifica (al ribasso) al tariffario. In particolare per i titolari delle strutture extralberghiere che, dopo appelli, ricorsi alla giustizia amministrativa e proteste al cianuro rivolte all’indirizzo della giunta municipale guidata dal sindaco Giuseppe Cuomo, ottennero il ribasso della quota da riconoscere all’ente per ogni ospite. Ovvero un euro a turista per notte, come gli hotel a tre stelle, con 50 centesimi in meno rispetto agli alberghi più “importanti”. Fatta la somma, ecco il totale. Sorrento tira ancora. Eccome. Anche perché come presenze e arrivi, il 2014 è stato leggermente migliore del solito e, per il 2015, si prospetta un’ulteriore ripresa. I due milioni di euro giunti nelle casse dell’ente comunale saranno reinvestiti in diversi settori. A partire dal marketing territoriale e dalle iniziative, comprendendo appuntamenti ed eventi. Più arredo urbano. Nel corso dei prossimi giorni, non si attende altro che la pubblicazione della lista dell’intero “tesoretto”.
A seguire, così come aveva invocato già mesi fa dall’opposizione il gruppo del Partito democratico, il Comune dovrà fare il tradizionale rendiconto circa l’impiego delle risorse economiche utilizzate durante l’anno. In un momento di crisi per gli enti locali, costantemente alle prese con i tagli a raffica di finanziamenti statali e regionali a partire da quelli sanciti dal governo centrale, per una città a vocazione turistica come Sorrento, la tassa di soggiorno rappresenta un “quid” che, seppur in parte non sia molto ben visto da alcuni operatori, consente alla giunta di poter lavorare con meno assilli, consapevole di poter fare affidamento sui proventi dettati dal continuo “andirivieni” di vacanzieri nella Terra delle Sirene. E, di certo, avere a disposizione due milioni di euro in contanti sul tavolo non può non far abbozzare un sorriso netto per un’amministrazione che, al di là delle polemiche, in chiave turistica spesso ha detto di voler puntare su una completa e radicale destagionalizzazione. (Fonte: Salvatore Dare da Metropolis)
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