giovedì 29 gennaio 2015

Santissima Trinità, richiesta di audizione alla Camera

Gennaro Cinque
Vico Equense - Bisogna sbloccare l’iter di acquisizione del complesso monumentale della Santissima Trinità. Lo chiede a gran voce il sindaco di Vico Equense, Gennaro Cinque, in rappresentanza dell’intero Consiglio comunale. Allo scopo il primo cittadino ha scritto all’ Onorevole Irene Manzi presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati, per chiedere un’audizione che sblocchi un percorso ormai impantanato da mesi. “L’unica garanzia – ha detto il Sindaco Gennaro Cinque – che il complesso seicentesco non venga sottratto alla disponibilità pubblica è l’approvazione rapida della legge, che, non solo i parlamentari presentatori dei disegni di legge, ma tutte le forze politiche rappresentate in Commissione hanno dichiarato di volere.” Intanto l’iter parlamentare per l’acquisizione al patrimonio comunale è bloccato. “In questa vicenda – ha commentato Aldo Starace, IN Movimento per Vico - c’è qualcosa che mi sfugge. Può la burocrazia prevalere sulla volontà dei parlamentari o questi si lasciano paralizzare?” Nel giugno del 2013, ventidue parlamentari appartenenti a quasi tutti i gruppi hanno presentato due distinti disegni di legge (primi firmatari on.le Luisa Bossa e on.le Salvatore Piccolo) per l’estinzione dell’ente SS. Trinità e Paradiso ed il trasferimento a titolo gratuito di tutti i beni mobili ed immobili al patrimonio indisponibile del Comune di Vico Equense. Dopo un rapido avvio dei lavori presso la VII Commissione Cultura della Camera dei Deputati, che ha riunito i due progetti in un solo testo, l’iter di approvazione ha subito un preoccupante rallentamento. In particolare, sono stati sollevati nella VI Commissione Bilancio rilievi in ordine ad aspetti tecnici e finanziari del disegno di legge, tutti superabili, poiché il Comune di Vico Equense ha comunicato ufficialmente di potersi far carico, rispettando i limiti imposti dal patto di stabilità, dei due dipendenti a part-time dell’istituto e del debito nei confronti dell’INPS di 302 mila euro, peraltro già dilazionato. “Il Comune di Vico Equense – sottolinea ancora il Primo cittadino – è in grado, nel rispetto del patto di stabilità, di farsi carico degli eventuali oneri derivanti dal trasferimento.”

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