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| Vladimir Luxuria |
Fonte: Anna Paola Merone da Il Correre del Mezzogiorno
«Vincenzo De Luca lo sceriffo? Potrebbe sparare. E poi è così egocentrico che finirà per far scolpire la sua faccia sul Vesuvio, come i presidenti americani». Vladimir Luxuria ai microfoni de «I Radioattivi» su Radio Club 91 non risparmia bordate al neo governatore della Campania. Lo ha mai incontrato? «Da vicino? Mai capitato. Ma mi sono fatta una idea abbastanza precisa di questo suo egocentrismo. E ho un po' scherzato su questa cosa. Certo non mi aspettavo questa eco dopo le cose che ho detto». Immaginare il Vesuvio come il monte Rushmore, con il profilo di De Luca: non ci è andata leggera. «Ci troviamo di fronte ad un ego smisurato. Lo dimostra il fatto che abbia voluto costruire il suo mausoleo, il Crescent, quale segno del suo potere. Un'opera faraonica che ha un impatto sull'ambiente devastante, una saracinesca tra il Lungomare e la Costiera che lui continua a difendere. E' testardo, tiene la capa tosta». Un approccio da sceriffo? «Ecco sì. Difficile fare marcia indietro per un vanesio. Sono certa che gradirebbe vedere la propria effigie — con le labbra serrate, un po' accigliato, con la sua espressione tipica — che si staglia sul vulcano, come i quattro presidenti americani. Sperando che non erutti, ne lui ne il Vesuvio. Ma magari si può accontentare della sua faccia su una bella pizza, fumante ovviamente».
Come le è sembrata la campagna elettorale di De Luca? «Le sue liste erano piene non di trans, ma di trasformisti che, fra le due, sono la categoria peggiore. Se uno cambia sesso lo fa una sola volta, i trasformisti — per citare De Mita — sono come i parabrezza: vanno da una parte all'altra in continuazione». E gli impresentabili? «Impresentabili o no, purtroppo hanno vinto. E' peggio chi ha messo in lista persone non proprio limpide o coloro che sono andati a votarli? Il vero problema è questo». Il problema è ora l'applicazione della legge Severino. «Un grande problema. La legge deve essere uguale per tutti: la Severino o la si applica o no». Un consiglio per De Luca? «Preferisco osservare. Vediamo sui condoni cosa farà: la Campania è bellissima, ma offesa e sfregiata da tante brutture. E dovrebbe avere un presidente di Regione molto severo. E uno che ha fatto il Crescent non inizia con il piede giusto. Non mi pare avere le credenziali adeguate».

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