Fonte: Ciriaco M. Viggiano da Il Mattino
Vico Equense - Prima è stato rimosso dall'ufficio del sindaco. A breve sarà messo all'asta e, con il ricavato della sua vendita, saranno finanziate "iniziative all'insegna della pace, della fratellanza e della solidarietà sociale".
Ecco il destino stabilito dal primo cittadino Benedetto Migliaccio per lo scudo in bronzo con fascio littorio e aquila imperiale che ha creato qualche imbarazzo agli inquilini della casa comunale.
L'idea è nata nel corso di un colloquio tra il sindaco, il consigliere Luigi Savarese e il portavoce Giuseppe d'Esposito. Alla fine tutti si sono trovati d'accordo: il fascio rimosso dall'ufficio su disposizione del sindaco andrà in vendita. Alcuni esponenti della destra missina, si sono già detti interessati ad acquistarlo. E anche molti amanti dell'antiquariato hanno chiesto informazioni.
«Così è nata l'idea dell'asta pubblica - spiega il sindaco Migliaccio - In questo modo ci libereremo per sempre di quell'oggetto e, nello stesso tempo, incasseremo fondi per finanziare iniziative utili per la nostra comunità». Nelle prossime settimane il Comune commissionerà una perizia sulla base della quale sarà definito il prezzo a base d'asta.
Alto poco meno di mezzo metro e sormontato da un'aquila imperiale, lo scudo con il fascio littorio era stato rimosso nei giorni scorsi dall'ufficio di Migliaccio, appartenente a una famiglia di antica tradizione liberale e antifascista. Al suo posto il sindaco ha fatto collocare un busto di Gaetano Filangieri, giurista e filosofo morto il 21 luglio 1788 proprio a Vico Equense e sepolto nella cattedrale della cittadina costiera.
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