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| Il Sindaco di Vico Equense Benedetto Migliaccio |
Fonte: Salvatore Dare da Metropolis
Sant'Agnello - Che potesse scoppiare la bagarre lo si era capito fin da subito, fin da quando i volontari che danno una mano ai malati di tumore hanno lanciato il grido di dolore. Che la questione potesse assumere contorni inquietanti altrettanto. Fatto sta che adesso la soppressione dell'ambulatorio di Oncologia del distretto dell'Asl Napoli 3 Sud di Sant'Agnello diventa un caso spinoso all'attenzione dei carabinieri di Sorrento chiamati in tutta fretta ieri mattina dal medico responsabile del reparto che, quando ha visto che all'esterno della sala d'attesa c'erano in azione alcuni operai impegnati a mettere a posto le attrezzature per la raccolta del sangue - un'attività che sostituirà quella di oncologia - non ha esitato un istante a chiamare il 112. «Qui non se ne può più» l'allarme lanciato soprattutto a tutela dei pazienti che si recano ogni giorno in quel distretto che ora rischia sul serio di perdere un ambulatorio divenuto nel tempo punto di riferimento dei pazienti di tutta 1a penisola sorrentina. I numeri parlano chiaro: da gennaio fino a ieri, ci sono state oltre 1000 visite a vanno aggiunte le attività di terapia e supporto - anche morale - in cui scendono in campo i volontari dell'associazione "Diamo vita ai giorni" coordinata dalla presidente Angela Crimi che, giorni fa, preannuncio il rischio di veder andare in fumo il laboratorio a causa della decisione assunta dall'azienda sanitaria che intende dislocare al distretto di Sant'Agnello - nelle due stanze in cui c'è Oncologia - il "reparto" per la raccolta e la donazione del sangue. Servizi che fino a un mese fa venivano garantiti presso l'ospedale Santa Maria della Misericordia di Sorrento ma che, «per ragioni organizzative», adesso saranno assicurati a Sant'Agnello.
A pagarne le spese i malati di tumore: è questa la tesi avanzata dall'oncologa che cura i suoi pazienti che non intendono piegarsi ne alla malattia né a una scelta aziendale che sta destando scalpore. Ed è qui che affiora il discorso legato ai carabinieri di Sorrento che hanno raccolto la testimonianza della dottoressa che guida Oncologia, in trincea sulla strenua difesa dell'ambulatorio cosi come stanno facendo i volontari dell'associazione. Sulla vicenda, ieri pomeriggio, è intervenuto anche il sindaco facente funzioni di Vico Equense, Benedetto Migliaccio, che ha trasmesso con urgenza una lettera al commissario straordinario dell'Asl, Salvatore Panaro. «Appare ovvio e consequenziale - si legge nella missiva del primo cittadino di Vico Equense - che tale scelta causerà notevole disagio per l'assistenza ai pazienti oncologici, pregiudicando l’ accesso alle attività ed ai servizi svolti nella struttura sino ad ora loro destinata. In questi anni siamo stati abituati a pur gravi ridimensionamenti di servizi per l'evidente crisi dello Stato sociale, e della sua organizzazione e articolazione periferica: purtroppo, pur comprendendo la logica generale, alcune vicende colpiscono più di altre e inducono a riflessioni profonde».

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