Sorrento - È emergenza per le donazioni di sangue in penisola sorrentina. Da diversi mesi, tra Vico Equense e Massa Lubrense, non è più attivo un centro immuno-trasfusionale. Una vicenda che ha spinto la locale sezione del Tribunale per i Diritti del Malato a ricorrere alla Procura di Torre Annunziata ed alla Corte dei Conti, n tutto è legato al riassetto della rete trasfusionale ed al piano di rientro dal deficit della Regione Campania. Provvedimenti che hanno portato ad individuare come sede delle attività di raccolta del plasma, nell'ambito dell'Asl Napoli 3-Sud, il San Leonardo di Castellammare, al quale affiancare una serie di centri periferici, tra i quali uno in penisola sorrentina. In precedenza un punto per le donazioni era operativo presso l'ospedale di Sorrento. Poi i vertici dell'AsI hanno ritenuto che i locali non fossero più a norma e deciso per il suo trasferimento al distretto sanitario di Sant'Agnello. Vengono, quindi, acquistati i macchinari e gli arredi per le due stanza da destinare al servizio. «Ma quando finalmente si era in procinto di rendere operativo il centro - affermano i responsabili locali del Tribunale del Malato -, tutto il procedimento ha subito un blocco, con il commissario dell'AsI, Salvatore Panare, che ha annullato la delibera di trasferimento del servizio a Sant'Agnello». Ciò ha spinto i dirigenti dell'Associazione a chiedere l'intervento della Procura e della Corte dei Conti, in quanto ritengono si tratti di «interruzione di pubblico servizio» e di «sperpero di soldi pubblici» per l'acquisto delle attrezzature.
(Fonte: ma.d'e. da Il Mattino)
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