Il Comune ottiene l'introito più alto di sempre dall'imposta di soggiorno. Il 2016 resta un anno da incorniciare: oltre 2,5 milioni di presenze
Fonte: Salvatore Dare da Metropolis
Sorrento - Quasi tre milioni di euro. A tanto ammonta il tesoretto dell'imposta di soggiorno incassato dal Comune di Sorrento nel 2016. Si tratta di un vero e proprio record. Mai, da quando l'imposta è entrata in vigore - era la primavera del 2013 era stato riscosso un introito del genere. Merito del boom di presenze - da gennaio a ottobre siamo giunti a 2,5 milioni, si passa a 3,5 se si considera tutta la penisola sorrentina (tranne Vico Equense) - ma anche della stretta dei controlli che vigili urbani e forze dell'ordine hanno effettuato su hotel e strutture extralberghiere. Fondi praticamente benedetti quelli versati dai turisti e che servono all'amministrazione comunale a garantire attività di carattere turistico e di marketing territoriale. Fu laconico il commento del sindaco Giuseppe Cuomo qualche settimana fa a margine della presentazione del cartellone di eventi "M'Illumino d'inverno". «Le polemiche per i costi di addobbi e iniziative? Sono paesane. Sorrento ha più bisogno di eventi che di manutenzione». Concetti non troppo graditi dagli esponenti di minoranza che non esitano a rimarcare la necessità di un capillare maquillage di strade e arredo urbano. Probabilmente, come di solito avviene ogni anno, tra qualche settimana verrà pubblicato sul sito del Comune il dossier completo sulle spese effettuate dall'ente grazie alle entrate dell'imposta di soggiorno. Si tratta di un provvedimento che fu assunto dalla maggioranza su input dell'allora capogruppo del Partito democratico Alessandro Schisano.
Il 2016, non c'è dubbio, è stato un anno dorato per il comparto turistico. Dallo scorso gennaio fino a ottobre si sono registrati aumenti per arrivi e presenze pari a 11,3 e 8,6 per cento. Sorrento guarda avanti con fiducia. Anche se nei giorni scorsi è stato confermato lo stop per il rincaro dell'imposta. Il Comune di Sorrento non potrà applicare le nuove tariffe riviste al rialzo per il 2017. L'amministrazione contava di poter incrementare gii introiti almeno fino a quattro milioni e mezzo. E' un remake. Già l'anno scorso il Mef fermò l'amministrazione. Motivo? Nella nuova legge di stabilità viene confermato l'obbligo per gli enti locali di rimanere inalterati tributi e addizionali. Tra questi c'è anche l'imposta di soggiorno. Il rincaro sul listino venne sancito definitivamente lo scorso agosto dopo mesi di trattative fiume tra amministrazione comunale, albergatori e imprenditori ricettivi. Stando al nuovo listino, per il 2017, la tassa giornaliera (che resta in vigore solo dal primo aprile al 31 ottobre) a carico degli ospiti era stata fissata in 1,50 euro per alberghi fino a tré stelle, campeggi, ostelli, agriturismo e B&b, tre euro per hotel a quattro stelle, quattro euro per hotel a cinque stelle e tre euro per tutte le altre location extra alberghiere. Sia chiaro. Se è vero che è congelato l'aumento dell'imposta, d'altra parte è già stato stabilito che nei prossimi mesi ci sarà l'istituzione di una sorta di Consulta per il turismo che supervisionerà la gestione dei proventi dell'imposta di soggiorno. Allo stesso tavolo ci saranno esponenti di maggioranza e opposizione e rappresentanti di Fondazione Sorrento, Federalberghi, Ascom e Anbba. Obiettivo: stabilire una linea comune per condividere l'avvio di una programmazione di appuntamenti in inverno. Necessità vera e propria, detta della stessa amministrazione, per fronteggiai le consuete polemiche sui costi sostenuti per le festivi natalizie.
1 commento:
E poi gli albergatori si lamentano che non possono assumere il personale per piu' di sei mesi...con questi numeri li potrebbero assumere tutto l'anno ma si sa' qui al sud siamo tutti furbetti....soprattutto se siamo benestanti....
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