mercoledì 23 gennaio 2019

Vico Equense, il 31 gennaio la festa dei Santi Patroni Ciro e Giovanni

Vico Equense - La festa patronale in onore dei santi Ciro e Giovanni, ricorre il 31 gennaio in memoria del martirio avvenuto ad Alessandria d’Egitto nel 303, ai tempi dell'imperatore Diocleziano. Un legame arcaico e profondo che lega la città ai suoi santi patroni, se si considera che già nel 1400 ci sono testimonianze storiche che nominano Ciro e Giovanni quali protettori della città. “La festa dei Santi Patroni è la festa più sentita a Vico, ci fa crescere e ci fa sentire comunità”. Con queste parole il Sindaco Andrea Buonocore sottolinea l’importanza della ricorrenza. Momento clou, la processione di giovedì pomeriggio che partirà dalla chiesa parrocchiale alle ore 15.30. Le statue dei santi Ciro e Giovanni portate in spalla da pescatori a piedi scalzi e accompagnate da autorità civili, militari e fedeli percorreranno il centro vicano seguendo il seguente itinerario: piazza Marconi, via Caccioppoli, via Santa Sofia, via Nicotera, via Santa Maria del Toro, corso Filangieri, via Canale, via Roma, piazza Umberto I, via San Ciro e rientro in parrocchia. Per quanto riguarda l'allestimento della festa, già da mercoledì 30 gennaio, a partire dalle ore 14, e fino alla mezzanotte di giovedì, sarà in vigore il divieto di sosta in numerose strade del centro cittadino. Il Sindaco Buonocore ha già firmato l’ordinanza è quest’anno saranno interessate più strade, poiché ci saranno più espositori. Il culto dei due martiri è molto sentito nella città equana, dove in occasione dei festeggiamenti si distribuisce l’olio di San Ciro con cui ungere gli ammalati, a ricordo ed in fede delle attività taumaturgiche del Santo che già in vita era celebrato per la sua azione umanitaria, legata alla professione medica, in favore dei più umili e derelitti. I santi Ciro e Giovanni si celebrano sempre insieme, anche se, forse in virtù delle doti di guaritore attribuite a San Ciro, quest’ultimo è più popolare di San Giovanni. «Sino al 1400 – si legge in uno studio dello storico Salvatore Ferraro – non abbiamo notizie sulla diffusione del nome di San Ciro o sul culto del Santo a Vico Equense, segno che non si era ancora imposto fortemente e radicalmente nel tessuto cittadino.
 
Nel 1486 il notaio vicano Regnabile Palescandolo indicava una piccola cappella, patronato di alcune famiglie vicane, dedicata ai Santi Ciro e Giovanni e situata al di fuori delle mura cittadine; il Vescovo Tolomeo Pentangelo agli inizi del 1500 li definiva “patroni e protettori della Città di Vico Equense. Fino al 1600 non si conservavano a Vico Equense reliquie dei due Santi, le quali, certamente per volere del Padre Gesuita San Francesco da Geronimo, furono donate alla nostra città il 5 maggio 1686 al tempo del Vescovo Giovan Battista Repucci».Le reliquie autentiche dei due Santi sono ora collocate parte in un cassettino con vetro sotto la statua d’argento di San Ciro, una pregevole opera di autore ignoto del XVII secolo, parte in un reliquario d’argento: entrambe sono mostrate alla venerazione dei fedeli il 31 gennaio di ogni anno e portate in processione per le principali vie della Città, che da oltre quattro secoli le venera.

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