Asl Sant'Agnello |
Sorrento - Il pronto soccorso dell'ospedale di Sorrento è a corto di personale. Tanto che l'Asl trasferisce le attività ambulatoriali, a cominciare da quelle cardiologiche, nella sede del distretto 59 di Sant'Agnello per rinfoltire la squadra di medici chiamati ad affrontare le emergenze. Con buona pace dei pazienti, sballottati da una struttura all'altra e costretti ad affidarsi alle cure di medici diversi rispetto a quelli che li hanno tenuti in cura per anni. Una piaga, quella della carenza di medici e infermieri negli ospedali della Costiera, che spinge l'associazione «Il Pellicano» a rivolgersi al ministro della Salute Giulia Grillo: «Il servizio sanitario, finanziato con le nostre tasse, è in grado di curarci?»
L'EMERGENZA
Le forze a disposizione dell'Asl Napoli 3 Sud sono troppo scarse. Quasi impossibile garantire le attività ambulatoriali in una struttura, come il «Santa Maria della Misericordia», dove gli accessi al pronto soccorso si susseguono a ritmo frenetico. Soprattutto in estate, quando agli 82mila residenti tra Vico Equense e Massa Lubrense si sommano milioni di turisti. Di qui la decisione dei vertici aziendali, destinata a essere efficace fino a quando il personale non sarà stato potenziato: le attività ambulatoriali non si svolgono più in ospedale, ma sono affidate al «territorio»; i medici che fino a poco tempo fa prestavano servizio in ambulatorio, d'ora in poi copriranno i turni al pronto soccorso.
A scontare i primi effetti di questa decisione, per certi versi inevitabile, sono i pazienti che avevano prenotato visite cardiologiche con elettrocardiogramma o eco-cuore con il medico che li teneva in cura da anni nell'ospedale di Sorrento: di punto in bianco sono stati dirottati a Sant'Agnello e affidati alle cure di un diverso specialista al quale l'azienda ha dovuto assegnare un «plus orario», cioè una sorta di lavoro straordinario, per far fronte alle richieste dell'utenza. «Ho aspettato un mese per farmi visitare dal dottore che mi seguiva da anni - racconta una paziente - ma all'improvviso ho dovuto cambiare struttura e cardiologo di fiducia».
L'ALLARME
Il problema è anche un altro. A Sant'Agnello mancano rianimatori e cardiologi specializzati in elettrofisiologia indispensabili per attività ambulatoriali come prove da sforzo e controlli sui pacemaker. Insomma, un mese dopo la lettera con cui il Ministero della Salute ha chiesto alla Regione ragguagli sulla sanità locale, gli ospedali della penisola sorrentina non sembrano passarsela bene: «A Sorrento e Vico Equense mancano medici, infermieri e operatori sociosanitari scrive al governo Giuseppe Staiano, numero uno del Pellicano Stesso discorso per la maggior parte dei primari, mentre quelli in carica sono costretti a dividersi tra le unità dislocate in ospedali diversi. E, con la statale 145 perennemente intasata, i pazienti non riescono nemmeno a raggiungere l'ospedale di Castellani mare. Al ministro Grillo chiediamo chiarezza: venga in Costiera a verificare i nostri timori aiutandoci a capire quando Regione, Comuni e Asl cominceranno a governare la sanità partendo dai reali bisogni dei cittadini». di Ciriaco M. Viggiano da Il Mattino
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