Campagna istituzionale per contestare Meloni Insorge il centrodestra: " Usa fondi pubblici per fare politica, intervenga la Corte dei conti"
di Alessio Gemma - La Repubblica Napoli
Napoli - "Il governo Meloni tradisce il Sud". Ancora: "Il governo Meloni chiude i pronto soccorsi". Sono i manifesti apparsi ieri mattina nelle città della Campania. Con tanto di logo della Regione. Vincenzo De Luca gioca al rialzo. E ora prende di mira il governo di destra con una campagna di affissioni stradali. Due i temi in rilievo: il blocco dei fondi Fsc, sviluppo e coesione, e lo stato della sanità. È l'ennesima puntata dello scontro a distanza con Meloni, culminato nella manifestazione a Roma di una settimana fa con il fuorionda di De Luca che definì « str... » la premier. Era seguita la replica velenosa della presidente del consiglio dei ministri che ha contestato allo Sceriffo di Salerno la spesa dei fondi per sagre, tra cui «la festa del caciocavallo podolico e dello scazzatiello » . Da Palazzo Santa Lucia fanno sapere che «sono circa 4 mila i manifesti, meno di 100 mila euro spesi alla voce di bilancio "promozione delle azioni politiche del governo regionale", e si tratta di fondi regionali». Ecco cosa si legge sui vari formati in circolazione, tra cui anche quelli giganti 6x3: " Bloccati da un anno e mezzo i fondi per il Sud ( Campania 6 miliardi). Bloccati i fondi per la cultura. Bloccati i fondi per le strade e i Campi Flegrei. Comuni avviati verso il dissesto". Per la sanità: " Nessun medico per i pronto soccorsi. Nessuna decisione per aumentare il personale sanitario. Ancora numero chiuso a Medicina. Ancora tetti di spesa per personale e privato convenzionato". Il centrodestra va all'attacco. I consiglieri regionali Cosimo Amente, Stefano Caldoro, Severino Nappi e Livio Petitto presentano una interrogazione al presidente: «Le informazioni divulgate sembrano inquadrarsi in una discussione politica, strumentale e personificata, piuttosto che istituzionale, alterando così il fine della trasparenza e dell'efficacia proprie della comunicazione istituzionale».
Fulvio Martusciello, coordinatore di Forza Italia, chiede l'intervento della Corte dei conti: «Uso di fondi pubblici per la campagna propagandistica di De Luca contro il governo». Per tutta la giornata è una batteria di comunicati dal partito di Meloni, Fratelli d'Italia. Per il senatore di Fdi Antonio Iannone «De Luca usa la Regione come se fosse proprietà privata. Chi paga per questa nuova volgarità istituzionale senza precedenti? De Luca è stato già condannato dalla Corte dei conti ma continua a pagarsi gli sfizi personali con la tasca del popolo». Michele Schiano di Visconti, coordinatore provinciale di Fdi: «Vergogna senza fine, De Luca utilizza fondi pubblici per manifesti che attaccano Meloni, con il logo della Regione». Per Nappi della Lega «anche oggi assistiamo alla mistificazione della realtà da parte di De Luca. Sui manifesti contesta al governo la chiusura dei pronto soccorso. Si vergogni. I pronto soccorso li ha chiusi proprio il governatore. A questo punto non c'è altra strada da percorrere per salvare la sanità in Campania: urge un commissario». Il deputato leghista Gianpiero Zinzi suggerisce al governatore «di usare le proprie risorse e non quelle dei nostri cittadini per finanziare le sue menzogne contro il governo. Continua a nascondere responsabilità e incompetenza, negando quel dialogo con il governo che basterebbe per utilizzare i fondi Fsc». E ieri De Luca ha incontrato a Santa Lucia il procuratore della Repubblica Nicola Gratteri: «Tutela della legalità, lotta senza quartiere alla criminalità organizzata e sicurezza per i cittadini - spiega il presidente della Regione - sono temi su cui ci sentiamo in prima linea e su cui intendiamo offrire il nostro supporto e la nostra piena collaborazione istituzionale nell'interesse del Sud».
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