Vico Equense - La nostra città è piena di testimonianze storiche, ma sembra che non interessi a nessuno. In altri posti non hanno niente e s’inventano la storia pur di dimostrare antiche origini. Ci sono voluti due millenni di mareggiate e fenomeni piroclastici per corrodere la pietra, ma sono bastati pochi anni, tra mondezza e frane, per distruggerne la dignità. Tra poco resterà soltanto il ricordo, o neanche quello, della villa marittima romana sulla spiaggia del Pezzolo alla marina d'Aequa. Sono ancora riconoscibili le mura in opus reticulatum della domus e la pianta rettangolare che racchiudeva i diversi ambienti, distribuiti su almeno quattro piani, sull’esempio delle ville terrestri che sorgevano nella parte alta della città. Nessun rispetto per la domus già presente sulla costa in età tardo repubblicana-augusea e poi sepolta da uno spesso strato di pomici nel 79 d. C., durante l’eruzione che distrusse Pompei ed Ercolano. Inaccettabile lo stato di degrado, ma prevedibile considerata la situazione in cui versava da anni.
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