Sorrento - Una mostra straordinaria che unisce un artista internazionale come Antonio Ligabue e Sorrento. Dal 5 agosto al 16 novembre 2024 le sale di Villa Fiorentino accolgono l’esposizione che si presenta come una antologica che permette al pubblico di confrontarsi con opere realizzate durante tutta la vita creativa di un artista ribelle, ma geniale, inquieto e visionario, che è ormai un vero e proprio mito dell’arte del Novecento. La sua esistenza marginale, isolata, ma non senza incontri memorabili – frequentò sempre artisti, scrittori e registi in ogni sua stagione – da esule, reietto, borderline psichico in bilico tra lucidità e follia lo anticipa, accompagna nell’immaginario del grande pubblico che pone la tenacia individuale, lo sforzo teso e continuo, il genio innato come riscatto rispetto a qualsiasi condizione svantaggiata iniziale. Ligabue, come si vedrà nella mostra, attraverso le opere, ha saputo costruirsi un linguaggio assolutamente personale, forte e incisivo, ribellandosi, come ogni grande artista, all’impaccio delle regole e dei condizionamenti. Curata da Marzio Dall’Acqua, promossa da Città di Sorrento e Fondazione Sorrento in collaborazione con Ligabue Art Projects, l’antologica che sarà inaugurata domenica 4 agosto alle ore 19, celebra un grande espressionista, uno dei protagonisti dell’arte italiana del XX secolo. Antonio Ligabue appare assolutamente anomalo fra i pittori del Novecento, nella sua violenza, nella sua espressività, per il suo mondo visionario e così insieme parallelo alla realtà, in una narrazione sempre epica e drammatica. Potremmo dire che l’esposizione di Sorrento è sotto il segno del “riscatto” dell’opera dell’artista da equivoci critici, ottusità interpretative e invenzioni giornalistiche di costume, che ne hanno, nel tempo, inquinato la possibilità di leggerne correttamente l’opera.
Ormai indubbiamente il caso Ligabue lo possiamo considerare quello di un
maestro “classico” della contemporaneità della figurazione artistica: molte
di quelle che potevano apparire scorrettezze, forzature, eccessi cromatici
violenti ed irrituali sono ormai, non solo patrimonio del gusto comune, ma
non suscitano più tanto scandalo e neppure reazioni di rifiuto o preclusioni,
appartengono al nostro immaginario e incantano le nostre percezioni e le
nostre emozioni. Persino certi sbalzi di umore, certe stonature, certe
dissonanze tra opere riuscite ed esiti non pienamente realizzati, nelle loro
distonie ci appaiono meno gravi, meno irreparabili, presentandosi come
declinazione di una ricerca talora al buio, talora travolta dall’emozione e dal
percorrere una propria strada solitaria per comunicare con gli altri.
La mostra, visitabile dal 5 agosto al 16 novembre nella Villa Fiorentino
presenta 67 opere: 52 dei suoi celebri oli, tra cui capolavori come Testa di
tigre (1956), Leopardo sulla roccia (1960), Vedova nera (1955), Aquila con
volpe (1944), Gatto selvatico con nibbio (1960), Autoritratto (1959).
Straordinario il Ritratto di Elba (1936), il primo quadro di Ligabue dedicato a
riprendere altri, in questo caso una bambina morta per consolare la madre,
eccezionalmente prestato con generosità dal proprietario. In questa mostra,
anche il ritratto di Marino, siamo sempre prima della seconda guerra. Gli
autoritratti l’artista li inizierà solo dal 1940, nell’Istituto Psichiatrico San
Lazzaro di Reggio Emilia, su richiesta dell’incisore e scrittore Luigi Bartolini.
Ligabue fu un eccezionale disegnatore ed incisore, specialmente a bulino su
matrice metallica. Inoltre non sempre vengono esposte le sue sculture, che
sono di una eccezionale qualità estetica. A Sorrento, in mostra, sono
presenti 15 delle sue intense sculture in bronzo realizzate dall’originale in
argilla del Po che l’artista masticava a lungo per renderla duttile.
"La scelta di investire sul turismo culturale, puntando su eventi di richiamo
internazionale, e programmando appuntamenti dedicati ad un pubblico
innamorato dell'arte, trova conferma in questo nuovo evento dedicato ad
Antonio Ligabue che ci apprestiamo ad inaugurare - spiega il sindaco di
Sorrento, Massimo Coppola -. Le opere, dai dipinti alle sculture, dai disegni
alle incisioni, propongono a cittadini e visitatori, e ci auguriamo a tanti
giovani, uno squarcio sul tormentato mondo di uno degli artisti più originali
ed eclettici del secolo scorso".
“Con Antonio Ligabue apriamo le sale di Villa Fiorentino ad un artista del XX
secolo che ha fatto dell’anticonformismo il suo segno distintivo - commenta
l’amministratore delegato di Fondazione Sorrento, Alfonso Iaccarino -.
Siamo sicuri che l’esposizione sarà accolta con favore dagli appassionati
della nostra terra e dai tanti ospiti che nelle prossime settimane
sceglieranno la nostra Costiera per le proprie vacanze. Un evento che ha
tutte le carte in regola per rappresentare l’appuntamento culturale
dell’estate per gli amanti dell’arte”.
La mostra è costruita per sezioni, con un intento chiarificatore e didattico
per agevolare la conoscenza e l’amore per l’opera di Ligabue. Audioguide,
filmati originali d’epoca, ampie didascalie ed un catalogo che documenta
tutta la mostra sono strumenti di ulteriore corretto e scientifico approccio
all’opera di questo unico e singolare artista. La mostra è aperta tutti i giorni
Dal 5 agosto al 30 settembre
Lunedì-venerdì 10-13 / 17-20
Sabato, domenica e festivi 10-13 / 17-21
Dal 1° ottobre al 16 novembre
Lunedì-venerdì 10-13 / 16-19
Sabato, domenica e festivi 10-13 / 16-20
(La cassa chiude un’ora prima).
INGRESSO
Biglietto intero € 10
Ridotto € 7 per gruppi di almeno 10 persone
Gratuito fino a 12 anni
Audioguida inclusa
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