lunedì 1 febbraio 2010

Il lupo perde il pelo, ma non il vizio...

"Ciarpame senza pudore". Con questa definizione, Veronica Lario con la famosa lettera a Repubblica, definì le candidature per le elezioni europee. Sempre da Repubblica si apprende che il Cavaliere ci sta riprovando: vorrebbe dare un tocco di freschezza alle sue liste per le elezioni regionali di fine marzo. La new entry planata sul tavolo dei coordinatori del Pdl, è una bellissima ragazza di nome Paola Petti. "Ma questa chi è?", si sono chiesti. "Amica del Presidente". La Petti - sconosciuta a via dell'Umiltà, ma nota nel mondo della movida romana - è solo una della tante candidature a tacco alto sponsorizzate dal Cavaliere. C'è per esempio Emanuela Romano, animatrice del club "Silvio ci manchi", che insieme a Virna Bello e Francesca Pascale (altra candidata in pole position per il listino del Lazio) andava a villa Certosa per portare a Berlusconi "un barattolino con l'aria di Napoli". Dopo un master in Publitalia, la Romano "bucò" la candidatura alle Europee e il padre ci restò talmente male per la promessa non mantenuta che tentò di darsi fuoco dinanzi a Palazzo Grazioli. Adesso potrebbe essere la volta buona. Poi c'è Francesca Provetti, finalista Miss Italia 2008 e valletta tv. La giovanissima Provetti dovrebbe impiombarsi nel listino della Lombardia. Si fa viva anche Cristina Ravot, la 29enne cantante della "Berlusconi-Band" che, assieme ad Apicella, allieta le serate estive di villa Certosa. Voce jazz in un corpo da modella, si tratta ora di capire in quale regione candidarla, ma tutto porta al listino della Polverini nel Lazio. Patricia Kieran, che ha conosciuto Marina Berlusconi perché porta i figli alla sua stessa scuola. Ci sarebbe poi Angela Sozio, la ragazza che partecipò al Grande Fratello e fu ospite (paparazzata) di Berlusconi a punta Lada. Giovanna Del Giudice, la ex meteorina di Fede che lavora in Senato con Enzo Ghigo. L'ufficio stampa del Pdl, però, smentisce il retroscena pubblicato dal quotidiano diretto da Ezio Mauro. «Ancora una volta la Repubblica si distingue in maniera negativa, riportando voci su candidature femminili all'interno del Pdl che non hanno alcun fondamento nella realtà».

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