mercoledì 21 settembre 2011

Il canto delle sirene

Chiarimenti sui servizi sociali

Vico Equense - Mi viene spontaneo paragonare alcuni Consiglieri comunali ai marinai di Ulisse che si lasciavano incantare ed ammaliare dal melodico canto delle Sirene….!!! In questo caso le Sirene sono le voci della Piazza, dei denigratori, di coloro che evidentemente hanno interessi da preservare nelle attività sociali o di chi semplicemente fa demagogia. Il mio intervento nell’ultimo Consiglio Comunale, come ben preannunciato, era un invito rivolto a tutti i consiglieri sull’opportunità di informarsi maggiormente sulle problematiche sociali prima di rilasciare dichiarazioni e/o fare affermazioni non rispondenti alla realtà dei fatti. Allora mi chiedo perché si scaldano tanto i Consiglieri di minoranza visto che hanno asserito che loro non c’erano? Anche i componenti dell’attuale ufficio Politiche Sociali sono nuovi.
Ma mentre noi stiamo lavorando per dare più servizi alla gente e crediamo con forza e tenacia di essere dalla parte dei cittadini, la Politica pensa a litigare su chi deve gestire i servizi sociali. Ma la politica da che parte sta? Forse non si vuole far venir fuori tutta la verità sulla farraginosa e dispendiosa gestione del P.S.Z.? Il Dr. Natale Maresca ha forse dimenticato che il suo gruppo ha chiesto il rientro del Comune di Vico Equense nel P.S.Z.? E’ chiaro che chi chiede questo, o non crede alla veridicità dei dati da noi forniti in quanto si afferma impropriamente il ricorso al lavoro nero, oppure, non conosce a fondo le criticità e le problematiche di gestione del P.S.Z e del nostro Comune. Non sono malpensante e non credo che i Consiglieri di minoranza abbiano chiesto il rientro nel P.S.Z. per preservare gli interessi di qualche Consorzio, credo invece che essi siano preoccupati dal mancato trasferimento dei fondi regionali. Su questo argomento non mi preoccuperei più di tanto visto che tali fondi sono spesi quasi in toto per la burocrazia (spese di funzionamento del P.S.Z., per pagare i coordinatori d’area, per i componenti dell’ equipe multidisciplinare, per la formazione, ecc. ecc.). Inoltre, con i tagli annunciati dal Governo sulle Politiche Sociali, a breve, ci sarà un inevitabile collasso o, quantomeno, un ulteriore ridimensionamento dei Servizi Sociali da gestire attraverso il P.S.Z. Sarebbe interessante, ed allo stesso tempo auspicabile, un intervento congiunto delle forze di maggioranza e minoranza presso la Regione Campania per rivendicare sia l’autonomia dell’Ente Locale nella gestione dei Servizi, sia per richiedere l’assegnazione dei contributi regionali ai Comuni fuoriusciti dal P.S.Z.
Infine una curiosità, nessuno ha evidenziato che anche il Comune di Meta (Amministrazione di Centro Sinistra) è fuoriuscito dal P.S.Z. ed ha assegnato, in forma diretta i Servizi Sociali a Coop. del Consorzio Gesco; ed ancora, la Coop. Prisma, del Sig. De Angelis ha avuto affidato, qualche anno fa, dal Comune di Vico Equense, in forma diretta, ed in comodato d’uso gratuito, la Scuola di Seiano, mi chiedo: come mai tutto ciò non ha suscitato clamori e ricorsi? Credo che gli amministratori coscienti e responsabili, (di maggioranza o minoranza), abbiano il sacrosanto dovere di sostenere con maggior impegno le attività che riguardano i servizi sociali del proprio comune attraverso la collaborazione, i suggerimenti, la ricerca di finanziamenti e sostenendo, con forza, l’autonomia dell’Ente Locale quando essa è finalizzata al miglioramento della qualità della vita dei propri concittadini. Fare polemica e demagogia non è utile a nessuno e non aiuta la crescita sociale e solidale della nostra comunità. Buon lavoro

Arturo Manganaro – Responsabile Servizio Politiche Sociali Comune di Vico Equense

1 commento:

Natale Maresca ha detto...

Non mi pare proprio che le polemiche le abbiamo innescate noi, basta vedere le cose che abbiamo detto e scritto noi e le cose che hanno detto e scritto altri. Né tanto meno il sottoscritto che persino nel polemico intervento del Sig. Manganaro ha cercato e sottolineato gli elementi di giudizio condivisi.