domenica 27 agosto 2017

"Il genio del rock and roll" Matthew Lee chiuderà "Sorrento incontra - La luce dei luoghi"

Matthew Lee
di Claudia Esposito 

Sorrento - Sarà Matthew Lee, il giovane musicista acclamato dalla stampa internazionale come "il genio del rock and roll", a chiudere, giovedì 31 agosto, nel Chiostro di San Francesco a Sorrento, la rassegna "Sorrento incontra - La luce dei luoghi" organizzata dal comune costiero con la direzione artistica del regista e coreografo Mvula Sungani. Matthew Lee, nome d'arte dell'italianissimo pianista e cantante Matteo Orizi, è noto per incantare il pubblico per le sue singolari performance musicali che gli consentono, con straordinaria destrezza e velocità, di suonare il piano non solo con le mani ma anche coi piedi e coi gomiti. Uno spettacolo in cui vengono riproposti non solo i classici del rock and roll ma anche rivisitazioni di brani italiani e pezzi del repertorio dell'artista. Pesarese, 35 anni, parte dalla musica classica per poi innamorarsi del rock and roll grazie ai dischi di Elvis Presley del padre. Numerose le partecipazioni tv tra "Domenica In" con Carlo Conti e Mara Venier, "Ci vediamo in tv" con il compianto Paolo Limiti e "Speciale per me" di Renzo Arbore. Da qui le performance in giro per l'Italia fino a pubblicare nel 2006 il primo album, "Shake", prodotto dai Nomadi di cui speso apre i concerti. Dalle platee italiane anche dei festival blues, Lee fa il grande salto all'estero con concerti tra Olanda, Inghilterra, Germania, Francia, Svizzera, Slovenia, Belgio prima di approdare negli Stati Uniti e di confezionare altri album. L'appuntamento di giovedì prossimo conclude la rassegna "Sorrento incontra - La luce dei luoghi" che ha visto alternarsi sul palco diversi tipi di musica, dalla classica alla moderna, passando per il circo contemporaneo e la danza. Dal 27 luglio si sono susseguiti Maldestro, la "Fukuoka Sinfonietta", l'orchestra "I flauti di Toscanini", i fratelli Gallo, i "Fivequartettrio", Roberto Cacciapaglia, Elena Ledda e l'etoile Emanuela Bianchini con Amilcar Gonzales.

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