Fonte: Tiziana Cozzi da La Repubblica Napoli
Vico Equense - Terzo giorno di chiusura per la funivia del Faito. Oggi si deciderà se riaprire in giornata oppure se rinviare il tutto a domani mattina. Sono in corso le prove da lunedì pomeriggio, dopo la sostituzione dei rulli usurati, responsabili dello stop improvviso di domenica. L'impianto è stato inaugurato sabato e subito è stato chiuso per il problema tecnico. I pezzi dell'ingranaggio erano stati appena sostituiti, eppure si sono già consumati, dopo nemmeno un giorno di attività. È questo il motivo dell'improvviso stop della funivia del Faito: l'usura dei due meccanismi dove scivolano le vetture. In poco tempo si è registrato un consumo anomalo dei pezzi che a ogni viaggio aumentava un po' di più, fino al punto da richiedere la sospensione del servizio tra la stazione di Castellammare di Stabia, a valle, e quella di Faito, a monte. Tutto a poche ore dal taglio del nastro, dopo i lavori di revisione andati avanti a lungo, più volte sospesi. Nessuno sa spiegarsi il motivo dell'usura di pezzi cosi nuovi. «Colpa delle alte temperature estive» azzarda un tecnico Eav, ma è difficile credere che dopo appena due giorni di sole i rulli siano venuti giù. È più probabile che il consumo anomalo sia dovuto alla custodia delle vetture e degli ingranaggi, spiega chi alla funivia ci lavora da tempo ma vuole restare anonimo.
Con le stazioni ancora tutte da ristrutturare, l'intero armamentario (rulli compresi) è stato conservato non più al coperto, ma all'aria aperta, in campagna. Così, sole e intemperie hanno deteriorato velocemente le parti in gomma. E quando è cominciata la tabella di marcia quotidiana con tre corse all'ora, i problemi sono venuti fuori. Domenica, sono stati più di duecento gli utenti rimasti bloccati dopo essere saliti in cima. Sono scesi grazie al servizio bus istituito dall'azienda dopo i primi disagi. In tanti da Vico Equense (stazione terminale del bus) sono dovuti tornare a riprendere in treno le auto parcheggiate nei pressi della stazione che però è a Castellammare. Da Napoli, alla stazione della Circumvesuviana di Porta Nolana un altoparlante avvisava i passeggeri. Nessuno si aspettava dell'improvvisa chiusura a un giorno Si ipotizza che l'usura ai pezzi che ha fatto fermare le corse sia dovuta al caldo dalla riapertura. «Nessun problema è emerso durante il rodaggio» si affretta a spiegare Antonio Rozza, direttore d'esercizio della funivia. A fine luglio sono terminati i lavori strutturali, la chiusura del cantiere c'è stata a Ferragosto. Da allora le prove sono andate avanti per circa due settimane. «Completati i lavori, sono state effettuate accuratamente tutte le verifiche e prove - spiega Giancarlo Gattuso, direttore responsabile infrastrutture Eav - sia da parte dei tecnici aziendali che dagli organi competenti. Regione e ministero, propedeutiche alla riapertura definitiva. All'esito positivo delle verifiche, l'impianto è stato riaperto». Nessun problema è stato riscontrato nemmeno prima dell'apertura della mattina del 26 agosto. «Sia lo scorso anno che negli anni in cui la funivia ha regolarmente funzionato - prosegue Gattuso - il fenomeno di usura di alcuni rulli di scorrimento della cabina sulla fune portante non si è mai presentato con l'intensità accertata domenica». Non c'erano scorte sufficienti per sostituire i pezzi m giornata. Ieri sono state ordinate e i fornitori sono stati sollecitati a consegnare in giornata con altri ordini in corso. Intanto, la politica attacca. «Lo stop è segno di assoluta improvvisazione» afferma l'europarlamentare di Fi Fulvio Martusciello. Sul caso il consigliere regionale del M5S Luigi Cirillo presenterà un'interrogazione al presidente Vincenzo De Luca.
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