giovedì 8 febbraio 2018

L’intervista. Di Nardo: «Ma quale capobastone, non farò mai il sindaco»

Castellammare di Stabia - «Non sono un capobastone, trovo offensivo chiamarmi così. Sono intervenuto a difendere i miei amici. E non ho alcuna intenzione di fare il sindaco di Castellammare». Aniello Di Nardo la prende alla sua maniera, in modo democristiano. Orgoglioso delle sue origini politiche. E rintuzza le accuse di Antonio Pannullo: «L'ex sindaco parla di appalti e interessi della camorra: ma se e' era qualcuno colluso con la criminalità nella sua Giunta se ne accorge solo ora? Finché erano suoi assessori gli andava tutto bene?». Dc, Ccd, Idv, consigliere di Bassolino e De Luca, ora candidato in Forza Italia. E accusato di essere uno che cambia sempre casacca. «Io nasco consigliere comunale nella Dc. Poi dissolto il partito ho seguito Casini e Mastella, quando i due hanno litigato per il Governo D'Alema ero l'unico parlamentare ex Dc in Campania, sono rimasto nella maggioranza dove subivo solo insulti tipo "vecchio democristiano". Con Di Pietro c'era un'amicizia ben prima che entrasse in politica, mi chiese di far parte dell'Italia dei Valori e lo ho seguito, ma anche questo partito si è dissolto. Mi sono sempre occupato di protezione civile, De Luca mi ha voluto come suo consigliere, ma in due anni non mi ha mai convocato ne ascoltato, logico che litigassi con lui. Ora torno nella mia casa, nel centrodestra in cui sono stato eletto la prima volta. Questa è la mia storia».
 
Quale è il suo ruolo a Castellammare? «Dopo Cuomo, Casillo e l'attuale capogruppo Pd Iovino mi chiesero di candidarmi a sindaco, loro sono i padroni del consenso, ma poi mi hanno fermato. Sono però stato corretto e ho contribuito a eleggere due consiglieri comunali. Quando c'è stata la prima crisi di Pannullo per quieto vivere ho indicato ai miei consiglieri di entrare in Giunta. Ma un sindaco che ha l'appoggio del centrodestra non può comportarsi con arroganza come se avesse solo i voti del Pd». E quindi? «Come fa Pannullo a cacciare un assessore solo perché aveva detto che mi votava? Dovevo intervenire a difendere i miei amici tanto più che sono candidato alle elezioni. Sarebbe stato logico rimandare i chiarimenti a dopo il voto, lui invece ha voluto dare una punizione su indicazione di Casillo e Iovino. Meglio così: tra tre mesi si vota e si farà pulizia a Castellammare». Pannullo parla di appalti e camorra: cosa c'è di vero? «Gli vorrei dire: ma come c'erano personaggi collusi nella tua Giunta e tè ne accorgi ora? Finché facevi il sindaco andava tutto bene?». Lei vuole fare il sindaco di Castellarnmare? «Questo è un altro caso creato ad arte. Io farò il deputato, ho ottime possibilità di essere eletto, non ho interesse a fare il sindaco, sarebbe scorretto nei confronti dei consiglieri comunali che si sono dimessi. La verità è che, oltre al sindaco, dovrebbero essere imposti due mandati anche ai consiglieri comunali, in modo che si può fare un po' di pulizia. Certo anche due mandati per i parlamentari come dicono i 5 Stelle, però abbiamo visto che al momento opportuno i grillini cambiano le regole a loro piacimento». (Fonte: f.s. da Il Mattino)

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