domenica 28 luglio 2024

Castellammare. Flop nel primo consiglio sul nome del presidente

L'ALLEANZA, GLI EQUILIBRI 

di Fiorangela d'Amora - Il Mattino

Castellammare di Stabia - Si chiude con un mancato accordo politico per l'elezione del presidente del consiglio, la prima riunione del consiglio comunale. Luigi Vicinanza ottiene sedici voti a favore delle sue linee di mandato, con l'astensione della minoranza, ma non è riuscito a sbrogliare la matassa che si era aggrovigliata attorno alla nomina del capo dell'assise comunale. Per ora resta sulla sedia più alta dell'aula Falcone e Borsellino, Roberto Elefante, consigliere comunale più anziano ma anche candidato alla carica per il Pd, assieme ad altri 5 consiglieri. 

I DISSENSI

I mal di pancia si sono visti subito quando al primo appello in aula erano solo 12 i presenti, di cui otto di minoranza. Una pausa servita alla formazione dei gruppi, che poi sono rientrati alle 18 per l'inizio del consiglio comunale. Accanto al sindaco la giunta nominata una settimana prima. «Non mi sottraggo al senso di responsabilità, ne voglio sfuggire alla discussione che in queste settimane ha caratterizzato le forze politiche di maggioranza e che ha portato alla scelta della squadra di Governo. Questa è una giunta voluta dal sindaco, - ha detto Vicinanza nel suo primo intervento in aula - un giusto mix di donne e uomini con esperienza, competenza, radicati sul territorio, con l'obiettivo di far ripartire Castellammare».

 

I malumori in maggioranza sono partiti con la giunta e proseguiti per l'elezione del presidente del consiglio, rimandata alla prossima riunione il 6 agosto: «Questa è la giunta della ripartenza. Come sapete, - ha detto Vicinanza -in queste settimane ho avuto modo di confrontarmi in più occasioni con la maggioranza per formare una squadra politica. L'ipotesi non si è concretizzata». Dopo aver difeso le sue scelte la fascia tricolore ha esposto le linee guida del suo mandato che vanno dalle Terme alla smart city, dalla città turistica a Fincantieri, piano spiagge e città dei parchi. Temi già toccati in campagna elettorale e ribaditi in aula: «Faccio appello alla maggioranza, affinché sia sempre responsabile nel sostenere, nel confronto e nel dialogo, gli sforzi della Giunta. Faccio appello al gruppo di opposizione, affinché collabori con quello di maggioranza e con l'esecutivo per trovare soluzioni migliori». 

GLI INTERVENTI

Ha partecipato alla discussione ma è andato via prima del voto, Sandro Ruotolo: «Oggi festeggiamo il ritorno della democrazia dopo 28 mesi di commissariamento. Anche se non sono stabiese - ha detto l'europarlamentare - sono orgoglioso di sedere qui, lo dobbiamo essere tutti. Sono pronto a continuare la lotta alla camorra in questo "palazzo di vetro" come l'ha definito il nostro sindaco». Più critico Maurizio d'Aguzzo di Base Democratici e Progressisti: «Avremo preferito più approfondimenti nelle linee guida del sindaco, avremmo voluto sapere le cose fatte e gli obiettivi trasmessi dalla commissione straordinaria, se ci sono state prescrizioni. La città deve affrontare vicende scabrose come quella rifiuti, paghiamo un milione al mese per avere la città sporca». Il 5 volte consigliere non è stato l'unico a chiedere più attenzione nelle scelte, anche Nello Cuomo di Futuro Democratico ha precisato: «Ci sono stati affidamenti telematici che vanno analizzati con i dirigenti e l'assessore per questo motivo - ha detto il consigliere di maggioranza - vorremmo che partecipassero anche i dirigenti». Dall'apposizione è arrivata l'apertura dell'ex candidato sindaco Mario d'Aguzzo per la discussione di temi necessari per la città: «Purché - ha precisato - la città non venga usata come scacchiere per interessi altrui».

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