domenica 28 luglio 2024

Castellammare. Marina Resort, pause glamour prima di prendere il largo

Roberto Polito, amministratore del
Marina Resort Porto Davide 
Il gioiello della famiglia Polito a Castellammare di Stabia. Un'avventura imprenditoriale partita nel 1993 con l'installazione di pontili galleggianti per oltre 400 metri

di Paolo Galliani - QN (Quotidiano Nazionale)

Castellammare di Stabia - Qualcosa di più di semplici dettagli. Perché le location non sono mai neutre. E un'attività che funziona in un contesto già di per sé strepitoso, sembra acquisire un prestigio e una bellezza ancora superiori. In effetti, c'è una geografia invidiabile a fare da cornice alla parte del Golfo di Napoli che vira verso la penisola sorrentina: la metropoli partenopea ad un amen, il Vesuvio che domina l'orizzonte vicino, Capri e Amalfi a sole 12 e a 18 miglia nautiche. E alle spalle dei pontili galleggianti del moderno Porto Davide a Castellammare di Stabia, c'è l'animazione di un'intera città diventata una piccola Shangri-La per armatori, skipper e aspiranti navigatori, e non solo l'indimenticata presenza del famoso Circolo Nautico dei fratelli Abbagnale. Certo, serve tempo per guadagnare una reputazione e per un progetto business oriented servono visione, ambizione ma anche pragmatismo e buonsenso. Virtù che decenni fa, proprio lui, lo zio Davide, dedito all'allevamento di cozze, aveva comunicato ai quattro nipoti, ancora giovanissimi, Giovanni, Roberto, Lucio e Liberato Polito, assieme alla grande passione e al rispetto sacrosanto per il mare. Un'eredità che è diventata imprinting di famiglia. E anche se l'amato parente non c'è più, viene comunque celebrato e rievocato grazie al nome commerciale di questa cittadella nautica riuscita, in poco tempo, ad assicurarsi un forte credito nel Tirreno meridionale. Lo ricorda lo stesso Roberto Polito, amministratore del 'Marina Resort Porto Davide', rammentando i passaggi epocali di un'avventura imprenditoriale che ha aggiunto il nome di Castellammare di Stabia a quelli più gettonati della nautica a sud di Roma.

 

La decisione, nel '93, di avviare un piano di sviluppo con l'installazione di pontili galleggianti per oltre 400 metri. E nel 2012, la delibera forse più consistente in termini finanziari ma anche più strategica per fare breccia in un mercato nautico sempre più internazionale e giustamente esigente: un frangiflutto a protezione dell'area in concessione che garantisse l'ormeggio per barche, navi da diporto e anche yacht di grande dimensione (fino a 40-45 metri), con un'offerta di servizi e assistenza che sapesse intercettare l'interesse dei tanti che cercano un rifugio affidabile lungo la costa campana e in un territorio segnato dalla presenza di mete e destinazioni più che blasonate. Pura evidenza: Pompei che è a pochi chilometri di distanza come lo sono gli scavi archeologici di Ercolano; le spiagge di Scrajo e Vico Equense; i tracciati escursionistici che conducono a Positano; e la vicina stazione della funivia che consente di salire in pochi minuti al monte Faito. Investimento oneroso per l'azienda Polito ma premiato da un forte ritorno d'immagine, se è vero che nel 2021 Porto Davide è stato riconosciuto come 'Marina Resort' per il suo profilo 'full service' al di là dei quasi 200 posti barca accreditati, della disponibilità di una gru fissa e di una mobile, dei servizi di rimessaggio e riparazione per natanti di varia stazza e della già citata presenza della diga frangiflutto che definisce Porto Davide come ormeggio sicuro anche in condizione meteo avverse. Come dire: un presidio di hospitality all'altezza della crescente domanda di turismo esperienziale da parte dei diportisti e dei traveller che a Castellammare di Stabia hanno scelto di frequentare il Marina Resort eleggendo i suoi spazi (bar, palestra, ristorante, etc.) come luoghi di aggregazione dove celebrare i riti serali della passeggiata, dell'aperitivo e della cena; organizzare un'evasione nautica in mare aperto; o preparare una pacifica invasione nell'entroterra, dove i superlativi si sprecano. Meritatamente.

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