giovedì 4 ottobre 2007
Cento firme di protesta la posta è una vergogna
Locali inadeguati lunghe code e nessun rispetto della privacy
Vico Equense - Circa cento cittadini hanno inoltrato al direttore dell’ufficio postale, all’amministratore delegato di Poste italiane, al sindaco Gennaro Cinque e al prefetto, una petizione in cui si denuncia l’insufficienza strutturale e i pericoli per l’utenza dell’ufficio di via San Ciro. Una struttura da tempo inadeguata a fronteggiare le esigenze di oltre 20mila residenti che gravitano sulla sede che serve da centro di smistamento per la nutrita corrispondenza destinata agli uffici delle frazioni di Seiano, Arola, Massaquano e Moiano. Nella petizione si sottolinea l’inadeguatezza dei locali. «Le poste di Vico - si legge nel documento - pur avendo a disposizione una superficie di un centinaio di metri quadrati, soltanto una ventina sono destinati al pubblico. Questo provoca lunghe file che si allungano fino allo stretto marciapiede esterno, con il rischio da parte di numerosi pensionati di essere investiti anche da auto o moto di passaggio sulla strada». E si evidenzia anche il mancato rispetto delle più elementari regole sulla privacy visto il sovraffollamento. «È praticamente impossibile eseguire operazioni come aprire conti correnti o chiudere crediti, effettuare prelievi o versamenti senza che sia palesemente e quotidianamente violata la privacy degli utenti agli sportelli». Si stima che i soli correntisti superino i mille e che a tale cifra si avvicina il volume delle operazioni giornaliere. Il sovraffollamento e la carenza di spazi - è scritto ancora sul documento - non penalizza solo l’utenza ma anche il personale, una ventina tra impiegati e postini che si impegnano a garantire la funzionalità del servizio nonostante le carenze strutturali. Infatti «il personale è costretto a dribblare sacchi di corrispondenza, scrivanie, ed altre attrezzature per riuscire a muoversi tra gli sportelli e le aree interne alla sede». L’esposto denuncia, inoltre, il deprecabile stato di manutenzione che rappresenta un autentico pugno nell’occhio all’immagine turistica di Vico Equense e che accomuna il cattivo stato interno ed esterno dei locali, con tra l’altro insegne luminose incomplete e malfunzionanti e cassette postali ormai quasi irriconoscibili. L’ufficio postale ha sede in via San Ciro da oltre quarant’anni, prima era ubicato a piano terra del Municipio, e sembra ormai tramontata la possibilità di fittare nuovi e più adeguati locali nella stessa strada. Non si parla più infatti del progetto di una struttura ad hoc di cui si è discusso ampiamente negli anni Ottanta, mentre il volume di corrispondenza e di operazioni finanziarie che si effettuano ogni giorno è cresciuto in modo esponenziale. (di Umberto Celentano il Mattino)
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1 commento:
file chilometriche e maleducazione, lentezza e tanto altro. Finalmente una petizione. Marco
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