Il Pse, dopo aver modificato lo statuto per accogliere i democratici italiani, fa un nuovo passo avanti per allargare la propria casa e nel manifesto per le europee, che sarà presentato domani nei lavori del Consiglio del Pse a Madrid, riconosce la presenza dei ''democratici''. Un invito che per ora andrà a vuoto viste le resistente degli ex Dl a ''morire socialisti'' e così domani Walter Veltroni interverrà come ospite, e non come delegato, al Consiglio socialista mentre Piero Fassino, tornato segretario dei Ds per due giorni, firmerà il documento. Il nodo della collocazione europea del Pd torna a dividere i democratici italiani e non e' un caso che avvenga in un momento di tensioni, polemiche e sospetti che non si esclude possano portare ad un congresso anticipato nel caso in cui il chiarimento, chiesto da Veltroni e ora voluto anche da Massimo D'Alema, faccia emergere linee diverse. Da sempre il segretario è dell'idea che in prospettiva serva al Pd una casa nuova. E domani a Madrid, a quanto si apprende, anche se non annuncerà la soluzione, rivendicherà la novità politica del Partito Democratico come fusione di culture diverse in un momento in cui anche la crisi economica impone ai partiti, anche socialisti, di ripensare i propri paradigmi.
Il Pd ombra
di Marco Damilano
Né con veltroni, né con D'Alema. Da Chiamparino a Soru, nasce la richiesta di una svolta concreta. Con la tentazione di uscire dal partito per riformarlo. Cominciando dal Nord
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