sabato 20 marzo 2010
Angela e Denise, il dolore dei genitori: siamo con voi
«Maria, stai tranquilla vedrai che anche per Angela arriverà il giorno della verità». E’ talmente forte Filomena Claps che rincuora Maria Celentano, la mamma di Angela scomparsa sul Monte Faito il 10 agosto del 1996. Ma non è solo Maria Celentano a chiamare nel giorno del dolore del ritrovamento del corpo di Elisa Claps. Il telefono di casa Claps squilla di nuovo, la sequenza del dolore degli scomparsi d’Italia si materializza qui. E’ Marisa, la madre di Cristina Colinucci, scomparsa a Cesena, in circostanze misteriose e in un luogo religioso. E per finire Piera Maggio, la mamma di Denise Pipitone, la bimba di Mazzara del Vallo scomparsa il primo settembre del 2004 ed ora al centro di una nuova indagine. Per tutte le mamme Filomena Claps ha parole di conforto e di speranza. A tutte, un unico messaggio: siate forti, la speranza deve essere sempre più forte della disperazione. Da anni la trasmissione Chi l’ha visto racconta le loro storie, nella ricerca di un pur minimo indizio che possa portare a ritrovare le persone care. Elisa non è stata ritrovata viva, ma la consolazione delle spoglie per un ultimo saluto è come se fosse un lenitivo della memoria per questa famiglia che per diciassette anni ha vissuto con il tormento. Ed anche questa sequenza di telefonate, nella casa della famiglia Claps in via Mazzini a Potenza, è la testimonianza della comunità del dolore abitata da queste famiglie italiane. «Vedrai anche per Angela». «Guarda che la piccola Denise potrebbe tornare». Rincuora tutti, mamma Filomena Claps mentre le ore scorrono e la giornata sta per finire con il trasporto della salma di Elisa verso l’istituto di medicina legale di Bari. «Guarda Maria – dice ancora al telefono alla mamma di Angela Celentano – io non ho mai abbandonato la speranza di ritrovare mia figlia. Lo so che non c’è più, lo so che hanno ritrovato le sue spoglie. Oggi è come se fossi andata via anche io con lei, ma con la certezza che il suo corpo è stato ritrovato. Ho vinto la mia battaglia contro l’oblio. Anche tu ce la farai». La sera arriva in casa Claps. Il telefono continua a squillare. Sono parenti che da varie parti d’Italia chiamano per le condoglianze, mentre in questo palazzo di via Mazzini, parallelo alla chiesa della Trinità dove è stato ritrovato il corpo di Elisa, c’è il silenzio per il lutto collettivo di un rione, di una città. (a.man. il Mattino)
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