Gennaro Cinque: “Voto per Flora Beneduce”

Vico Equense - Il Sindaco di Vico Equense Gennaro Cinque è impegnato nella campagna elettorale per il rinnovo del consiglio regionale. “ Voto PDL e sostengo la candidatura di Flora Beneduce. Una donna vicina ai problemi della gente, conoscitrice profonda della sanità ed espressione autentica della penisola sorrentina”. Perché questa scelta? Perchè abbiamo una grande chanche: avere una donna del nostro territorio in consiglio regionale. Un luogo dove si assumono decisioni importanti che incidono sulla vita di ciascuno di noi. La Regione è il più importante crocevia di flussi finanziari. Turismo, sanità, agricoltura, formazione, fondi europei. Tutto passa per la Regione. Non possiamo lasciarci sfuggire questa opportunità. Dobbiamo sostenere Flora Beneduce, perché può farcela. In che senso può farcela? La dottoressa Beneduce in qualità di primario negli ospedali riuniti della Penisola sorrentina è radicata nel nostro territorio. Ma al tempo stesso, per i suoi trascorsi professionali, familiari ed in qualità di presidente dei Circoli della Libertà a Napoli e provincia, è in grado di raccogliere consensi anche fuori dalla Penisola. Per questo dico che può farcela. Ma c’è di più. Dica In tutta la fascia di costa a sud di Napoli è l’unica donna del PDL che ha le carte giuste per essere eletta. La legge elettorale, inoltre, contiene disposizioni che favoriscono la presenza femminile in consiglio regionale. Un terzo dei candidati in ciascuna lista deve essere donna ed in più è possibile dare due preferenze, in questo caso una va data ad una donna. Un ulteriore motivo per votare una candidata del nostro territorio. E quest’invito lo estendo a tutti perché il voto a Flora Beneduce ha carattere civico e non solo politico. Quindi, anche chi non è di centro destra può votarla. Perché rappresenta una garanzia per tutti, a prescindere dalla appartenenze. Come sindaco che rapporti ha avuto in questi anni con la Regione? Un dato per tutti: per lo scorso Natale la Regione ci ha assegnato un contributo da tremila euro. Mentre spendeva cinquecentomila euro per un’opera d’arte contemporanea, criticata da molti, in Piazza Plebiscito e foraggiava con centinaia di migliaia di euro Comuni amici. (Da Agorà)