Regione Campania - Quali sono i temi che metti al centro del tuo impegno elettorale? Metto al centro del mio impegno elettorale il rispetto delle regole e la tutela degli interessi collettivi, per rafforzare la cultura democratica e migliorare la qualità della vita dei cittadini, garantendo loro quelli che reputo diritti fondamentali: un ambiente salubre in cui vivere, servizi sanitari e sociali diffusi ed efficienti, prospettive occupazionali che promuovano in particolare l’inserimento nel mondo del lavoro delle donne e dei giovani. Su quest'ultimo punto vorrei sottolineare che la Campania vive una crisi industriale pesantissima; è possibile restituirle quell'anima investendo su nuove tipologie produttive, sostenibili nell'impatto ambientale, nella sicurezza sul lavoro, nella qualità, e contemporaneamente su ricerca e innovazione di prodotto. Da docente, credo nell’importanza della formazione e del merito, che devono diventare la vera sfida del futuro in Campania. Infine ritengo che la nostra Regione abbia bisogno di una nuova classe dirigente: mi candido a rappresentare un profondo cambiamento, nel segno della responsabilità, interpretando la politica come servizio, in difesa del bene comune, mediante il metodo della partecipazione e del confronto con i territori per favorire la condivisione delle scelte. Come e in quale misura il programma della coalizione di centrosinistra punta sullo sviluppo della Green Economy? Il programma del centrosinistra punta moltissimo sulla prospettiva della Green Economy. Con il candidato governatore per il centrosinistra Vincenzo De Luca vogliamo infatti fare della Campania il più grande distretto turistico mondiale, e questo significa mettere l’ambiente, nella sua accezione più ampia, al centro della nostra proposta di governo mediante azioni precise. Innanzitutto la bonifica e la messa in sicurezza del territorio, devastato dall’inquinamento ed esposto al rischio idrogeologico. Investimenti massicci quindi nell'impiantistica intermedia per affrontare seriamente e risolvere il ciclo dei rifiuti e nei depuratori. Quindi la valorizzazione del nostro straordinario patrimonio paesaggistico e storico culturale, ponendolo in una rete virtuosa di trasporti, accessibilità, ricettività, qualità urbana, da porre in relazione ad una grande azione di riconquista della costa alla fruizione pubblica; significa governare ingenti risorse su obiettivi chiari, misurabili e congruenti tra loro, senza dispersioni a pioggia. C’è poi la questione energetica, e su questo il nostro programma è chiaro: no al nucleare e sì invece agli investimenti nelle fonti rinnovabili, affrontando la questione nodale del risparmio energetico. Pensiamo infatti di realizzare in Campania un “Polo mediterraneo di bioedilizia” nel quale, alla produzione dei materiali legati al risparmio energetico in edilizia, siano affiancati un polo di ricerca sulle nuove tecnologie da immettere nella produzione, ed un centro di formazione per nuovi profili professionali, nuove maestranze e professionisti del settore. Auspichiamo una sempre maggiore produzione di energia da fonti rinnovabili all’interno delle città, una svolta decisiva per diminuire al contempo le emissioni di Co2. Insomma con noi la Regione guarda al futuro. Cosa ne pensi delle evidenti contraddizioni presenti nel centrodestra, a livello nazionale e locale, sul tema del nucleare? Sul nucleare ritengo a dir poco scandalosa l'ambiguità di questo governo: in apparenza tutti d'accordo, salvo poi sentire il Ministro Zaia che afferma che in Veneto non va bene e che invece va bene in Campania. Così come è scandaloso il metodo scelto dal centrodestra, che ha accentrato la decisione su un tema tanto delicato e importante, prevedendo addirittura la militarizzazione dei siti, da imporre ai cittadini e ai territori. Nel merito, poi, va sollevata con forza le questioni dei costi elevatissimi, dei lunghi tempi di realizzazione e dello smaltimento delle scorie che costituiscono aspetti decisamente negativi e che peserebbero sull’economia del Paese, non consentendoci di rientrare nei parametri di Kyoto, né di garantire un calo delle bollette. Questo governo mostra tutta la sua arretratezza proprio nella sua politica energetica e i tagli già realizzati sui fondi destinati al “solare” ne sono una prova evidente.
Chi è Stefania Astarita
Stefania Astarita, 39 anni, nata a Napoli, vive a Meta (in provincia di Napoli), nella Penisola Sorrentina. Laureata in Filosofia a Napoli, consegue il titolo di dottore di ricerca all’Università di Palermo e lavora poi per alcuni anni alla facoltà di Scienze della Formazione di Salerno. Insegna a scuola dal 2005. Da dieci anni impegnata in politica nel centrosinistra ed attiva nell’associazionismo. Attualmente è coordinatrice del circolo Pd di Meta e iscritta al circolo degli Ecodem di Castellammare di Stabia.
Felice Casson a Sorrento sul tema Ambiente e legalità
Sorrento - Questo pomeriggio al Circolo dei Forestieri di Sorrento, ore 17.00, iniziativa pubblica col sen. Felice Casson sul tema "Ambiente e legalità". Introdurrà l'avv. Antonella Paturzo, candidata del PD al Consiglio Comunale di Sorrento e interverrà il candidato sindaco del PD dott. Luigi Mauro. Sono previste del conclusioni della candidata locale del Partito Democratico al consiglio Regionale della Campania, dott.ssa Stefania Astarita.
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